MILANO (MF-DJ)--Con un giro d'affari di 16 milioni di euro e un patrimonio netto di quasi 20 milioni, Valentino Rossi si prepara a scendere di sella dalla sua Yamaha e a trarre tutti i vantaggi possibili dal grande accordo che porterà il team VR46, di cui è il nove volte campione del mondo è proprietario, a fare il suo esordio il prossimo anno in MotoGp schierando due Ducati. All'esordio da imprenditore delle due ruote contribuirà fattivamente il finanziamento che il centauro di Tavullia ha ottenuto dalla Tanal Holding del principe saudita Abdulaziz bin Abdullah Al Saud, investimento che vale 18 milioni l'anno. La dote economica con cui il Dottore si appresta ad affrontare la nuova avventura deriva da sei società di cui egli stesso è socio unico: Test Track, Vr46, Vr46 Racing Apparel, Vr46 Team, Vr46 Riders Academy e Vr46 Junior Team, oltre a possedere il 31% della Roma Immobiliare controllata da papà Graziano.

Tutte le sei società di Rossi, scrive Milano Finanza, hanno da poco depositato il bilancio 2020 e quindi è ora possibile disegnare un quadro d'insieme. Dei veicoli giuridici, quello più consistente è la Vr46 Racing Apparel che ha chiuso l'ultimo esercizio riportando numeri fortemente impattati dal lockdown causato dalla pandemia, con ricavi per 5,5 milioni rispetto ai 14,8 milioni dell'anno precedente, tanto che l'ultima riga del conto economico è passata da un utile di 992 mila euro a una perdita di 592 mila euro, a fronte di un patrimonio netto di 11,5 milioni. La relazione sulla gestione spiega che il calo del 55% sul fronte dei ricavi è dovuto allo slittamento prima e poi alla riduzione di date del Moto GP causati dal Covid con pochissima presenza di pubblico, tanto che le vendite del canale ontrack si sono azzerate, quelle retail sono crollate del 47% negli store e solo dell'8% tramite web. La società, che ha visto i dipendenti diminuire di 35 unità e ha ottenuto lo scorso anno un finanziamento agevolato causa pandemia di 18 mesi di un milione di euro dal Crédit Agricole al tasso dello 0,25%, è peraltro poi riuscita ad autofinanziarsi quasi integralmente.

Tra le altre società, quella coi ricavi più elevati è la Vr Team che ha sette dipendenti e che ha realizzato un fatturato diminuito anno su anno da 5,9 a 4,9 milioni a fronte di un patrimonio netto di oltre un milione cresciuto grazie all'accantonamento di tutto l'utile 2020, pari a 350mila euro. A seguire figura la Vr 46: anch'essa è contraddistinta da un giro d'affari diminuito anno su anno da 3,4 a 3 milioni, tuttavia l'ultima riga è riuscita a passare da una perdita di 392mila euro a un piccolo utile di 95 mila euro e la società (con cinque addetti) può ora contare su un consistente patrimonio netto di 5,3 milioni. Il terzo veicolo di Rossi che ha segnato le maggiori vendite è la Vr46 Riders Academy, che coi suoi otto addetti non ha risentito più di tanto della pandemia perché i ricavi sono arretrati sì, ma solo da 1,3 a 1,2 milioni e dal rosso del bilancio 2019 di 352 mila euro si è passati a un mini profitto di 19mila euro mentre il patrimonio netto è rimasto pressoché invariato a un milione.

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0409:46 set 2021

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September 04, 2021 03:47 ET (07:47 GMT)