BRUXELLES (Reuters) - La Nato domani probabilmente deciderà di aumentare le forze militari sul suo versante orientale, ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg, avvertendo la Russia di non usare armi nucleari dopo l'invasione del 24 febbraio in Ucraina.

L'alleanza atlantica ha notevolmente aumentato la sua presenza sul confine Est, con circa 40.000 truppe sparse dal Baltico al Mar Nero, e sta cercando di schierare quattro nuove unità di combattimento in Bulgaria, Ungheria, Romania, Slovacchia.

"Mi aspetto che i leader siano d'accordo nel rafforzare la presenza della Nato in tutti i territori, con importanti aumenti nella regione orientale dell'alleanza. Sul territorio, in cielo e in mare", ha detto Stoltenberg in una conferenza stampa prima del vertice Nato di domani a Bruxelles.

Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato truppe in Ucraina in quella che continua a definire un'"operazione militare speciale" per smilitarizzare e "denazificare" l'Ucraina. Secondo l'Ucraina e l'Occidente, Mosca ha ingaggiato una guerra di aggressione ingiustificata.

I gruppi di combattimento internazionali aggiuntivi si sommano alle quattro unità di combattimento esistenti, con un totale di circa 5.000 truppe, schierate dalla Nato nei tre stati baltici e in Polonia dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014.

Secondo Stoltenberg la crisi ucraina ha dimostrato che la Nato deve ripristinare la sua capacità di deterrenza e la sua posizione di difesa a lungo termine, una questione che i leader della Nato dovrebbero discutere durante il loro prossimo vertice periodico che si terrà alla fine di giugno a Madrid.

"C'è un nuovo senso di emergenza perché non possiamo dare la pace per scontata", ha detto ai giornalisti.

I leader della Nato sono pronti a concordare ulteriori aiuti per Kiev, secondo Stoltenberg, comprese le attrezzature per aiutare l'Ucraina a proteggersi dalle minacce chimiche, biologiche, radioattive e nucleari.

Il numero uno dell'alleanza atlantica ha ammonito la Russia a non usare armi nucleari, biologiche o chimiche in Ucraina, sottolineando la disponibilità della Nato a "proteggere e difendere gli alleati contro qualsiasi minaccia in qualsiasi momento".

(Tradotto da Alice Schillaci, editing Francesca Piscioneri)