ROMA (Reuters) - E' un'inflazione a doppia cifra, mai così alta da marzo 1984, quella con cui deve fare i conti il nuovo governo di centrodestra appena insediatosi.

Secondo i dati preliminari diffusi stamani da Istat, questo mese l'indice Nic dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dell'11,9% su anno, contro il +9,6% delle attese, dal +8,9% di settembre.

Guardando all'armonizzato Ipca, l'inflazione si è portata ben oltre le attese al 12,8% tendenziale, massimo della serie storica iniziata nel 1996.

A trainare la "straordinaria accelerazione" sono stati gli energetici, passati al 73,2% dal precedente 44,5%, spiega l'istituto di statistica.

Continuano a salire anche i prezzi degli alimentari, "in un quadro di tensioni inflazionistiche che attraversano quasi tutti i comparti merceologici; frenano solo i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona".

"L'inflazione a questi livelli è uno degli immensi problemi economici del nuovo governo, che ha solo risorse limitate per affrontarli a causa dell'enorme debito pubblico", ha dichiarato Lorenzo Codogno, responsabile di LC Macro Advisors ed ex capo economista del Tesoro.

Secondo Codogno la neopremier Giorgia Meloni dovrebbe concentrare l'aiuto del governo alle famiglie povere piuttosto che alla popolazione in generale, pagando direttamente una parte delle loro bollette energetiche.

Cresce intanto il divario nella media dei primi nove mesi dell'anno tra la dinamica dei prezzi - misurata dall'Ipca - e quella delle retribuzioni contrattuali, pari a 6,6 punti percentuali, ha certificato oggi Istat.

VOLATILITA' IN PROSSIMI MESI

Il picco dell'inflazione non sembra ancora raggiunto, commenta ING in una nota ai clienti, citando evidenti pressioni sui prezzi alla produzione di settembre. "È probabile che nei prossimi mesi assisteremo a una maggiore volatilità dell'inflazione complessiva".

Intesa Sanpaolo prevede "un andamento altalenante nei prossimi mesi", con un picco a gennaio 2023 intorno al 13% sull'indice armonizzato.

A ottobre intanto l'inflazione 'di fondo' - al netto degli energetici e degli alimentari freschi - ha accelerato al 5,3% dal 5,0%, con gli economisti di Intesa che si aspettano "ulteriori aumenti nei prossimi mesi del 2022".

Il 'carrello della spesa' - beni alimentari, per la cura della casa e della persona - si è portato al 12,7%, mai così alto da giugno 1983.

ITALIANI PREOCCUPATI

Un italiano su tre è molto preoccupato per il caro-vita, emerge da un'indagine Acri-Ipsos presentata oggi alla vigilia della Giornata Mondiale del Risparmio.

"Per mantenere i consumi molti italiani hanno fatto ricorso alle proprie riserve o a prestiti. Quindi si riducono le famiglie in grado di far fronte con mezzi propri a situazioni di difficoltà", spiegano Acri-Ipsos.

Analizzando gli effetti dell'inflazione record, Coldiretti evidenzia aumenti di tre-cinque volte dal campo alla tavola, e lancia l'allarme della situazione nei campi dove "bisogna vendere 4 chili di mele per comperare un caffè".

Anche il calo della fiducia tra consumatori e imprese questo mese riflette le crescenti preoccupazioni legate all'inflazione.

ATTESI DATI UE

L'inflazione stellare è un problema per tutta la zona euro, ma sembra salire più rapidamente in Italia, dove peraltro lunedì la lettura preliminare sul Pil del terzo trimestre dovrebbe risultare piatta, secondo un sondaggio Reuters.

I dati odierni sull'indice armonizzato mostrano che in Germania l'inflazione a ottobre è salita oltre le attese all'11,6% dal precedente 10,9%, e in Francia al 7,1% - sempre sopra il consensus - dal 6,2%. Prezzi in rallentamento in Spagna, al 7,3% dal 9,0%.

Lunedì arriverà il dato relativo all'intero blocco Ue, con le previsioni che puntano a un marginale raffreddamento al 9,8%.

Ieri intanto la Bce, per cui la lotta all'inflazione è prioritaria, ha effettuato un atteso rialzo dei tassi di interesse - il terzo da luglio - da 75 punti base.

La presidente Christine Lagarde ha parlato di altri incrementi, prospettiva che l'odierno 'Survey of Professional Forecaster' Bce sembra sostenere, indicando un'inflazione più alta e più perdurante rispetto ad alcune delle previsioni più recenti.

Il neoministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto a Francoforte di tenere conto del rallentamento dell'economia nelle sue future decisioni di politica monetaria. Lunedì parlerà alla giornata mondiale del risparmio, a Roma.

- ha collaborato Valentina Consiglio

(Antonella Cinelli, editing Stefano Bernabei)