Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati europei e globali da parte di Kevin Buckland

Un calendario leggero per l'Europa oggi significa che i mercati prenderanno probabilmente spunto dall'Asia, e c'è molto in ballo, soprattutto in Cina.

Le azioni immobiliari stanno subendo un duro colpo dopo che i dati del fine settimana hanno mostrato che le vendite di nuove case nelle maggiori città cinesi sono crollate della metà nella prima settimana di questo mese.

Country Garden, il più grande sviluppatore privato cinese, ha aumentato la pressione sul settore al centro dei problemi economici del Paese, che deve affrontare un nuovo round di votazioni da parte dei creditori - il terzo questo mese - per evitare il default, in questo caso estendendo di tre anni i rimborsi del debito ai creditori onshore.

Se a ciò si aggiunge la sottoperformance delle azioni tecnologiche, dopo la rivelazione a sorpresa che l'amministratore delegato uscente di Alibaba sta per abbandonare il business del cloud, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha finito per guidare i ribassi nella regione, con un calo di circa l'1,5%.

Le blue chip continentali sono state invece più solide, forse sostenute da un'attenuazione delle pressioni deflazionistiche nei dati pubblicati sabato.

Nel frattempo, la banca centrale della Cina ha fatto scendere lo yuan da un minimo di 16 anni, stabilendo il più forte fixing ufficiale a medio termine - rispetto alle aspettative del mercato - da record.

Ciò ha coinciso con il rimbalzo dello yen dai minimi di 10 mesi della scorsa settimana, dopo che il Governatore della Banca del Giappone, Kazuo Ueda, ha segnalato in un'intervista al quotidiano Yomiuri che la politica dei tassi di interesse negativi potrebbe essere abbandonata già a fine anno.

Nonostante l'inizio lento dell'Europa, si tratta di una settimana impegnativa e l'attenzione è rivolta principalmente alla politica monetaria.

La BCE fisserà i tassi giovedì e le scommesse per un rialzo sono aumentate a causa di alcuni commenti da falco da parte dei funzionari, oltre che per il rally dei prezzi del greggio.

Questi responsabili politici sono ora in un periodo di blackout, ma non così la Banca d'Inghilterra, che farà il suo annuncio la prossima settimana, il 21 settembre, un giorno dopo la Fed.

Il capo economista della BOE, Huw Pill, è in veste di oratore oggi, e prepara la scena per i dati sull'occupazione britannica di martedì e il PIL del giorno successivo.

Per quanto riguarda la Fed, il messaggio dei funzionari è stato chiaro negli ultimi tempi: Non sono impazienti di aumentare i tassi questo mese, ma non sono nemmeno pronti a dichiarare la vittoria sull'inflazione.

Questo fa sì che i dati CPI degli Stati Uniti, previsti per mercoledì, siano il punto chiave da tenere d'occhio questa settimana.

Sviluppi chiave che potrebbero influenzare i mercati lunedì:

-Indice dei prezzi delle case in Svezia (settembre)

-Produzione industriale italiana (luglio)

-Asta di banconote a 3 anni degli Stati Uniti