Uno sguardo alla giornata in corso sui mercati asiatici da parte di Jamie McGeever Vera svolta, o classico rally del mercato orso?

I mercati mondiali continuano a salire, mentre il dollaro, i rendimenti obbligazionari e le aspettative sui tassi di interesse della Fed diminuiscono, confondendo anche i maggiori ottimisti che avevano auspicato un inizio positivo del quarto trimestre.

La forza dell'inversione di tendenza suggerisce che le turbolenze delle ultime settimane potrebbero essere state legate in parte a fattori di fine trimestre. Allo stesso modo, la forza dell'attuale ondata potrebbe essere semplicemente una copertura dei titoli short per recuperare alcune delle perdite di quest'anno.

Secondo Goldman Sachs, il calo mediano dell'S&P 500 da picco a picco nei passati mercati orso è stato del 34%. Questo coinciderebbe con l'area 3400 dal picco di gennaio di circa 4800. Il minimo di venerdì era appena sotto 3600, con un calo del 25% rispetto al massimo.

Secondo questa misura, Wall Street deve ancora scendere prima di toccare il fondo definitivo. Vale la pena ricordare che i rally del mercato orso tendono ad essere piuttosto rapidi, finendo quasi altrettanto rapidamente di come sono iniziati.

Il rally "risk-on" di martedì è stato diffuso. L'S&P 500 ha registrato il più forte rialzo di due giorni - oltre il 5% - dal marzo 2020, e le obbligazioni dei mercati emergenti hanno registrato la loro migliore giornata dal marzo di quest'anno.

I dati sulle aperture di posti di lavoro negli Stati Uniti hanno alimentato le speranze che la Fed tolga presto il piede dal pedale dell'inasprimento, la banca centrale australiana ha aumentato i tassi solo di 25 punti base e il dollaro è crollato di oltre l'1% per registrare la striscia di perdite più lunga - cinque giorni - da oltre un anno.

Potrebbe rivelarsi un rally da mercato ribassista, ma per il momento gli investitori si stanno godendo la corsa.

Gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati mercoledì:

PMI dell'Australia (settembre)

Inflazione in Corea del Sud (settembre)

PMI della zona euro, Regno Unito e Stati Uniti (settembre)

ISM dei servizi degli Stati Uniti (settembre)

Intervento di Bostic della Fed