Jamie McGeever, editorialista dei mercati finanziari, dà uno sguardo alla giornata che ci attende sui mercati asiatici.

L'Asia è pronta ad iniziare questa settimana come l'ha conclusa la scorsa, con gli asset di rischio e il sentimento degli investitori sostenuti dalla crescente fiducia nell'atterraggio morbido dell'economia statunitense e dall'allentamento delle condizioni finanziarie grazie allo scivolamento del dollaro e dei rendimenti obbligazionari statunitensi. Il calendario degli eventi economici e politici regionali di questa settimana è ricco di comunicati di alto livello che sicuramente daranno agli asset locali una forte spinta, soprattutto dalla Cina.

Martedì verranno rilasciati i dati sulle importazioni e sulle esportazioni di ottobre, mentre giovedì verranno rilasciati i dati sui prestiti e sul credito bancario, sulla massa monetaria, sull'inflazione dei prezzi alla produzione e sull'inflazione dei prezzi al consumo, tutti relativi al mese di ottobre. L'indice delle sorprese economiche della Cina è diventato positivo tre settimane fa, ma nonostante una crescita del PIL del terzo trimestre più forte del previsto, lo slancio si è affievolito. Il 'data dump' di questa settimana fornirà un quadro più chiaro di come l'economia ha iniziato il quarto trimestre.

Altrove in Asia, i principali indicatori economici di questa settimana saranno le ultime letture sull'inflazione al consumo di Tailandia, Filippine e Taiwan, e il PIL del terzo trimestre di Filippine, Hong Kong e Indonesia.

I dati sul PIL indonesiano e sull'inflazione tailandese saranno pubblicati lunedì.

Secondo un sondaggio Reuters, il tasso di crescita trimestrale dell'Indonesia dovrebbe più che dimezzarsi, passando all'1,71% dal 3,86%, mentre la crescita annuale dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile, appena sopra il 5%.

La scorsa settimana la rupia ha interrotto una striscia di perdite di otto settimane, risalendo da un minimo di tre anni e mezzo di quasi 16.000 per dollaro.

Il baht thailandese, nel frattempo, è salito dell'1,5% venerdì, registrando uno dei più forti rialzi dell'anno. Ulteriori progressi sull'inflazione potrebbero aprire la strada ad un ulteriore allontanamento dal minimo di un anno del mese scorso, intorno a 37,20 per dollaro.

Sul fronte politico, la decisione sui tassi della Reserve Bank of Australia di martedì sarà l'evento regionale più importante della settimana. Gli economisti intervistati da Reuters si aspettano un aumento del tasso di riferimento di 25 punti base al 4,35%, interrompendo una serie di quattro riunioni di sospensione, dato che l'inflazione si è dimostrata sorprendentemente forte. Sempre martedì, la Banca di Corea pubblicherà i verbali della sua ultima riunione politica e giovedì la Banca del Giappone pubblicherà una sintesi delle opinioni dei membri del consiglio di amministrazione della riunione politica del 30-31 ottobre.

Gli utili aziendali giapponesi sono in pieno svolgimento questa settimana, con le banche e le società finanziarie che potrebbero essere sottoposte ad un esame particolare alla luce del cambiamento di politica che la BOJ sta intraprendendo. Con lo yen ancora debole intorno a 150 per dollaro, il Nikkei potrebbe presto ritestare i suoi recenti massimi di 33 anni? Sebbene la scorsa settimana i titoli asiatici ed emergenti abbiano registrato la loro migliore settimana da luglio, guadagnando circa il 3%, hanno sottoperformato i loro colleghi statunitensi e globali, che hanno guadagnato il 5% o più.

Data l'entità del calo del dollaro e dei rendimenti del Tesoro di venerdì, potrebbe esserci spazio per i mercati emergenti e asiatici per recuperare e forse anche per sovraperformare questa settimana.

Ecco gli sviluppi chiave che potrebbero fornire una maggiore direzione ai mercati lunedì:

- PIL dell'Indonesia (3° trimestre)

- Inflazione CPI Thailandia (ottobre)

- Giappone servizi, PMI composito (ottobre)