LONDRA (Reuters) - La Banca dei regolamenti internazionali (Bri) avverte che i fondi pensione e altre società finanziarie "non bancarie" hanno più di 80.000 miliardi di dollari di debito nascosto e fuori bilancio sotto forma di contratti swap sul forex. 

Dopo aver ripetutamente esortato le banche centrali ad agire con forza per frenare l'inflazione, questa volta la Bri sceglie un tono più morbido, evidenziando anche le problematiche nel settore delle criptovalute e le turbolenze di settembre nel mercato dei titoli di Stato britannici.

L'avvertimento principale riguarda però quanto descrive come "punto cieco" del debito in contratti di swap sul forex, che rischia di lasciare i banchieri in uno stato di incertezza.

Il mercato dei contratti swap in valuta, dove ad esempio un fondo pensione olandese o un assicurazione giapponese prende in prestito dollari e presta euro o yen nella fase di 'spot' per poi rimborsarli successivamente, hanno un trascorso di problemi.

Ha visto una contrazione dei finanziamenti sia durante la crisi finanziaria globale sia nel marzo 2020, quando la pandemia Covid-19 ha provocato una situazione di caos che ha richiesto l'intervento di banche centrali come Federal Reserve con linee di swap sul dollaro dollari.

La stima del debito "nascosto" di oltre 80.000 miliardi di dollari supera l'ammontare complessivo di Buoni del Tesoro in dollari, di repo e di commerical paper insieme, secondo la Bri, e il volume delle transazioni ha sfiorato i 5.000 miliardi di dollari al giorno ad aprile, due terzi del totale degli scambi giornalieri sul mercato dei cambi. 

(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Alessia Pé)