MILANO (MF-DJ)--Il nuovo segretario generale dell'Opec Haitham Al Ghais ha puntualizzato che il cartello non è responsabile dell'impennata dell'inflazione. La vera causa risiede nel cronico sottoinvestimento nell'industria del petrolio e del gas.

"L'Opec non è responsabile di questo aumento dei prezzi", ha affermato Al Ghais ai microfoni di Cnbc. "Ci sono altri fattori che sono alla base dell'impennata dei prezzi che abbiamo visto nel gas e nel petrolio. E ancora una volta, credo che in poche parole, per me, si tratti di un sottoinvestimento, un sottoinvestimento cronico".

"Questa è la dura realtà di cui la gente e i politici si devono rendere conto. Una volta che ci si rende conto di questo, penso che si possa iniziare a pensare a una soluzione. E la soluzione è molto chiara. L'Opec ha una soluzione: investire, investire, investire", ha aggiunto Al Ghais.

Per il segretario generale "l'Opec sta facendo la sua parte. Abbiamo aumentato la produzione in linea con ciò che vediamo e con un meccanismo graduale che è stato molto trasparente. Stiamo facendo tutto il possibile per riportare il mercato in equilibrio, ma ci sono fattori economici che sono davvero fuori dal controllo dell'Opec".

Per quanto riguarda i legami del cartello con la Russia, Al Ghais ha affermato che il gruppo ha un rapporto "solido" con Mosca e cerca sempre di separare la politica dai suoi obiettivi di stabilizzazione del mercato.

"Prima di tutto, se si guarda alla storia, se posso, queste sfide non sono nuove per l'Opec e per la storia dell'Opec", ha spiegato Al Ghais, citando la guerra Iran-Iraq negli anni '80 e l'invasione del Kuwait nel 1990. "Nelle nostre riunioni cerchiamo sempre di separare la politica e gli aspetti politici da ciò che facciamo in termini di gestione dell'equilibrio del mercato e in termini di ciò che facciamo come Opec+, penso che la metodologia sia chiara".

"La leadership della Russia nel sostenere la dichiarazione di cooperazione è stata chiara fin dal primo giorno, dal 2017. Il rapporto è solido in termini di gestione del mercato", ha concluso Al Ghais, ribadendo di fidarsi di Mosca.

alb

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August 17, 2022 11:45 ET (15:45 GMT)