BRUXELLES (Reuters) - I Paesi dell'Unione europea hanno concordato di cercare una strada legale per bloccare l'invio di gas naturale liquefatto dalle aziende russe ai Paesi membri, impedendo alle aziende russe di prenotare la capacità delle infrastrutture.

I ministri dell'Energia dei Paesi Ue hanno proposto che le nuove norme sul mercato del gas dell'unione includano la possibilità per i governi di impedire temporaneamente agli esportatori di gas russi e bielorussi di fare offerte anticipate per occupare la capacità delle infrastrutture necessarie a trasportare il Gnl in Europa.

La proposta rientra nella posizione negoziale assunta dai Paesi sulle nuove regole del mercato del gas Ue. Non è definitiva e dovrà essere negoziata con il Parlamento europeo, un processo che può richiedere mesi.

L'Ue si è impegnata ad abbandonare il gas russo in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Dopo l'invasione, le importazioni di gas dalla Russia attraverso i gasdotti hanno visto un crollo, mentre quelle di Gnl sono aumentate.

Se approvata, la proposta offrirebbe agli Stati membri una via per bloccare le importazioni di Gnl dalla Russia senza dover ricorrere a sanzioni, politicamente più difficili da approvare perché richiedono il via libera unanime di tutti i 27 Stati membri Ue.

L'Ungheria ha affermato di non poter sostenere la posizione negoziale dei Paesi dell'Ue sulla legge, che include anche una serie di nuove norme per integrare una maggior quantità di gas a basso contenuto di carbonio.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)