ROMA (MF-DJ)--Uscita anticipata dal lavoro fino a 5 anni (67 anni o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, uno in meno per le donne), il cosiddetto "contratto di espansione" e Opzione donna.

Sono le due misure sulle pensioni che dovrebbero trovare spazio nella manovra in preparazione dal Governo, secondo quanto riporta il "Messaggero". Il Consiglio dei ministri con all'ordine la legge di Bilancio dovrebbe essere convocato per domani e potrebbe essere preceduto da una cabina di regia. Non tutti i nodi sono sciolti. Il braccio di ferro va avanti sulla distribuzione delle risorse tra i vari capitoli che compongono la manovra. I punti più delicati sono proprio il capitolo delle pensioni e quello del Reddito di cittadinanza.

Col contratto di espansione il dipendente, attraverso lo scivolo, raggiunge la pensione di vecchiaia e il datore di lavoro non sarà tenuto a versare i contributi ma corrisponde un'indennità mensile di accompagnamento alla pensione pari alla pensione maturata dal lavoratore al momento della decorrenza dell'indennità stessa. Il contratto di espansione prevede inoltre, che l'impresa debba presentare un piano di assunzioni per far entrare all'interno dell'impresa nuovo personale specializzato. Dopo varie modifiche, il contratto di espansione è stato finanziato per tutto il 2021 e reso disponibile per le aziende da 100 dipendenti in su. Nella manovra lo strumento verrebbe rifinanziato e allargato alle imprese con almeno 50 dipendenti.

Opzione donna, invece, è il prepensionameno per le lavoratrici che hanno un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni ed un'età anagrafica pari o superiore a 58 anni (per le lavoratrici dipendenti) e a 59 anni (per le lavoratrici autonome); permette l'uscita anticipata dal lavoro fino a 9 anni di anticipo, ma l'altro lato della medaglia è che la possibilità di prepensionarsi comporta una consistente decurtazione dell'assegno che, a seconda degli anni di anticipo rispetto alla vecchiaia, può comportare un taglio sulla pensione tra il 20% e il 30%.

Per questi provvedimenti ci sarebbe uno stanziamento complessivo di circa 5 mld, ma si tratterebbe di una cifra che ricomprenderebbe tutti gli interventi sulla previdenza. Per il Reddito invece, l'intenzione del Governo sarebbe di risparmiare almeno 1 mld stringendo le maglie della misura. Gli altri due nodi da sciogliere riguardano il taglio delle tasse attraverso la riduzione del cuneo fiscale, per il quale ci sarebbero tra i 9 e i 10 mld, e la riforma degli ammortizzatori sociali, che dovrebbe essere finanziata con 4-5 mld.

gug

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October 18, 2021 02:59 ET (06:59 GMT)