MILANO (MF-DJ)--Il Cremlino ha detto che sta preparando misure di ritorsione dopo che gli alleati occidentali dell'Ucraina hanno imposto un tetto al prezzo del petrolio russo a 60 dollari al barile.

"Le decisioni sono in fase di preparazione, ma ovviamente una cosa è ovvia qui: non riconosceremo alcun tetto", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

La scorsa settimana, gli alleati dell'Ucraina nel G7, l'Australia e l'Ue hanno raggiunto un accordo su un tetto di 60 dollari per il petrolio russo trasportato via mare nel tentativo di ridurre i proventi delle esportazioni di greggio di Mosca che contribuiscono a finanzia la guerra in Ucraina.

Il prezzo massimo, in vigore da oggi, fa sì che i Paesi terzi possano accedere a servizi come assicurazioni, spedizioni e intermediazione solo dalle Nazioni all'interno della coalizione (vale a dire l'Ue e il G7) se scambiano petrolio russo a un prezzo pari o inferiore al cap. Il Regno Unito, gli Stati Uniti e l'Ue non utilizzeranno il tetto dato che hanno introdotto un divieto di importazione del greggio di Mosca.

Peskov non ha specificato quale forma potrebbero assumere le misure di "ritorsione" ma la Russia ha già criticato il prezzo massimo, affermando che Mosca continuerà a trovare acquirenti per il suo petrolio e non fornirà il greggio ai Paesi che rispetteranno il price cap.

cos


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December 05, 2022 06:48 ET (11:48 GMT)