I satelliti sono stati lanciati alle 1915 GMT, poco dopo la mezzanotte in India, dalla base spaziale di Vandenberg, come ha mostrato una trasmissione in diretta di SpaceX. Il lancio segna una pietra miliare per il crescente settore spaziale privato del Paese e per Pixxel, una startup di cinque anni sostenuta da Google.
I satelliti mirano a utilizzare l'imaging iperspettrale, una tecnologia che cattura dati altamente dettagliati attraverso centinaia di bande luminose per servire settori come l'agricoltura, l'estrazione mineraria, il monitoraggio ambientale e la difesa.
Tale tecnologia può aiutare a fornire approfondimenti per migliorare i rendimenti dei raccolti nell'economia agraria indiana, tracciare le risorse, monitorare le fuoriuscite di petrolio e i confini geografici con dettagli molto migliori di quelli consentiti dalla tecnologia attuale.
I tre satelliti rimanenti dovrebbero essere distribuiti nel secondo trimestre dell'anno.
Il razzo SpaceX trasporta anche un satellite di un'altra azienda spaziale indiana, Diganatara.
"Entro il 2029, si prevede che il mercato (delle immagini satellitari) raggiungerà 19 miliardi di dollari. L'imaging iperspettrale, che è una novità, potrebbe realisticamente catturare da 500 milioni di dollari a 1 miliardo di dollari", ha detto lunedì a Reuters il fondatore e amministratore delegato di Pixxel, Awais Ahmed.
La startup prevede di aggiungere altri 18 veicoli spaziali ai sei già sviluppati, ha detto Ahmed, aggiungendo che Pixxel ha firmato circa 65 clienti, tra cui Rio Tinto, British Petroleum e il Ministero dell'Agricoltura dell'India, e alcuni hanno già pagato per i dati dei suoi satelliti dimostrativi.
Gli Stati Uniti sono leader nei lanci di satelliti, grazie a società private come SpaceX e a contratti governativi, mentre l'India, nonostante le sue consolidate capacità spaziali, detiene solo una quota del 2% del mercato spaziale commerciale globale.