BERLINO (Reuters) - La Polonia ha ricevuto un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania in relazione all'attacco ai gasdotti Nord Stream del 2022, ma il sospetto sabotatore ha già lasciato la Polonia perché Berlino non ha inserito il suo nome nella lista dei ricercati.

Lo hanno detto i procuratori polacchi a Reuters.

A settembre del 2022, sette mesi dopo l'inizio dell'invasione Russa in Ucraina da parte della Russia, i gasdotti Nord Stream 1 e 2 che trasportano gas sotto il Mar Baltico sono stati danneggiati da una serie di esplosioni.

Per la procura federale tedesca un sommozzatore ucraino sarebbe uno dei sabotatori che ha hanno che piazzato gli esplosivi, secondo quanto scrivono i quotidiani SZ e Die Zeit, insieme all'emittente Ard, citando fonti anonime.

La portavoce della Procura nazionale polacca Anna Adamiak ha detto che a giugno le autorità tedesche hanno inviato un mandato d'arresto europeo alla Procura distrettuale di Varsavia sul caso del cittadino ucraino Volodymyr Z., in relazione a un procedimento condotto contro di lui in Germania.

"Alla fine Volodymyr Z. non è stato arrestato, perché all'inizio di luglio ha lasciato il territorio polacco, attraversando il confine polacco-ucraino", ha scritto in una dichiarazione inviata via e-mail in risposta alle domande di Reuters.

"Il libero attraversamento del confine polacco-ucraino da parte del suddetto soggetto è stato possibile perché le autorità tedesche... non lo hanno inserito nel database delle persone ricercate, il che significa che la Guardia di frontiera polacca non era a conoscenza e non aveva motivo di trattenere Volodymyr Z."

La legge polacca non consente di rivelare il nome completo dei sospettati.

L'ufficio del procuratore generale tedesco non commentato le indiscrezioni stampa. Nessun commento anche dal ministero degli Interni tedesco, mentre il ministero della Giustizia al momento non ha risposto a una richiesta di commento inviata via e-mail.

Un altro uomo e una donna, anch'essi istruttori subacquei ucraini, sono stati identificati nell'ambito delle indagini tedesche sul sabotaggio, ma finora non sono stati emessi mandati di arresto nei loro confronti, secondo quanto riportato da SZ, Zeit e ARD.

(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)