(Reuters) - Rio Tinto è la prima grande compagnia mineraria a tagliare i legami con le imprese russe mentre le giapponesi Sony e Nintendo hanno sospeso le consegne delle loro console, unendosi all'esodo delle società internazionali dalla Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

Credit Suisse ha segnalato un'esposizione creditizia alla Russia di circa 900 milioni di dollari, compresi i prestiti a clienti facoltosi, dopo che UniCredit e la francese Bnp Paribas avevano indicato le loro rispettive esposizioni.

Hitachi, fornitore giapponese di macchinari per l'edilizia, ha annunciato che interromperà le esportazioni e cesserà la maggior parte delle operazioni in Russia ad eccezione degli impianti elettrici vitali, seguendo l'esempio di società industriali americane come Caterpillar, 3M, Deer e Honeywell.

"Abbiamo preso in considerazione molteplici fattori, inclusa la situazione della catena di approvvigionamento", ha affermato un portavoce di Hitachi, facendo eco a una dichiarazione di Caterpillar.

Sony, il cui studio cinematografico aveva già interrotto le uscite in Russia, ha sospeso il lancio del gioco "Gran Turismo 7". La rivale Nintendo ha rinviato l'uscita globale di "Advance Wars 1+2: Re-Boot Camp", un gioco di strategia a turni a tema militare.

Le aziende alimentari Nestlé, Mondelez, Procter & Gamble e Unilever hanno interrotto gli investimenti in Russia, ma hanno detto che continueranno a fornire i prodotti essenziali.

Coca Cola e Mcdonald's hanno interrotto le vendite in Russia e le catene alberghiere Hilton e Hyatt hanno annunciato la sospensione dello sviluppo nel Paese.

La giapponese Shiseido ha sospeso le esportazioni dei suoi cosmetici in Russia dall'Europa, così come le campagne pubblicitarie e promozionali, e Mitsubishi Electric ha detto che interromperà le esportazioni verso la Russia, dove le attività si trovano in una "situazione difficile".

La casa di moda tedesca Hugo Boss, che lo scorso anno ha generato il 3% delle vendite di gruppo in Russia e Ucraina, ha comunicato di aver temporaneamente interrotto le attività in Russia.

Mentre alcune aziende come Ford e Apple hanno condannato l'invasione russa dell'Ucraina, altre tra cui la casa automobilistica giapponese Toyota hanno assunto una posizione più neutrale, attribuendo la sospensione della produzione in Russia a problemi logistici.

(Tradotto da Alice Schillaci, editing Sabina Suzzi)