MILANO (MF-DJ)--Ammonta ad almeno 7,1 miliardi di euro l'obiettivo di riscossione che il Fisco si è dato per il 2021. Un traguardo da raggiungere con il contributo degli incassi dalle misure di definizione agevolata la cui stima è stata rideterminata in 3,3 miliardi di euro.

Queste le prospettive di incasso indicate nello schema di atto aggiuntivo della convenzione tra il ministero dell'Economia e l'Agenzia delle Entrate, ora al vaglio dei parlamentari per il parere di rito. Le cifre, spiega la relazione illustrativa che accompagna il provvedimento, tengono conto dei dati contenuti nel budget 2021 aggiornati con le previsioni di gettito dovute ai provvedimenti emanati per far fronte all'emergenza sanitaria. Il piano operativo stima volumi di incassi crescenti per gli anni a seguire, pari a 11,7 miliardi nel 2022 e 10,3 miliardi nel 2023.

L'azione dell'Agenzia, si legge, sarà diretta, tra gli altri obbiettivi, ad assicurare l'incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari nonché a promuovere un corretto rapporto tra fisco e contribuente «in ottica di trasparenza, imparzialità, correttezza e fiducia reciproca». Per misurare l'efficienza e l'efficacia della riscossione è stato invece scelto come indicatore quello dei tempi medi di concessione delle rateizzazioni «ordinarie» (aumentato con il Ristori da 60mila a 100mila euro) per le quali la legge prevede una procedura semplificata, così che almeno il 75% delle istanze dai contribuenti sia accolto entro 5 giorni dalla presentazione. Altro indicatore per valutare l'efficacia dell'operato del Fisco la convenzione legata alla ripresa graduale delle notifiche.

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September 17, 2021 03:39 ET (07:39 GMT)