Lo ha detto Anatoly Aksakov, presidente del Comitato finanziario della Duma, la camera bassa del Parlamento russo.

Diversi istituti russi sono stati esclusi dalla rete internazionale di pagamenti Swift dopo l'invasione dell'Ucraina.

Il sistema di messaggistica sviluppato dalla banca centrale russa - Sistema di trasmissione dei messaggi finanziari (Spfs) - dovrebbe consentire il flusso di traffico interbancario nazionale, ma ha limitazioni in termini di tempistiche, dimensioni e complessità delle transazioni processabili.

La connessione alla piattaforma di pagamenti cinese Cips è un'altra possibile opzione che tuttavia può essere usata solo per pagamenti in yuan.

"...E necessario stabilire una cooperazione tra i sistemi di messaggistica finanziaria di Russia e Cina...La nostra banca centrale sta collaborando con la Banca popolare cinese (Pboc)", ha detto Aksakov.

Aksakov ha detto che gli scambi tra Russia e Cina sono aumentati di oltre il 40% tra gennaio e febbraio e che sono destinati a crescere ulteriormente.

Il ministero delle Finanze russo ha affermato che Mosca userà lo yuan cinese tra le proprie riserve estere, date le restrizioni d'accesso per dollaro ed euro.

Intanto, alcune banche russe stanno emettendo carte di credito attraverso il sistema cinese UnionPay, dopo che le sanzioni hanno bloccato l'uso all'estero delle carte Visa e Mastercard.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Francesca Piscioneri)