MILANO (MF-DJ)--Secondo i funzionari della difesa occidentali, Mosca ha fatto quelli che sembrano essere gli ultimi preparativi per un'invasione dell'Ucraina inviando unità mediche al fronte arrivando così a un livello di prontezza mai raggiunto in passato.

Sebbene le mosse non significhino che un attacco è ormai certo, rappresentano prerequisiti per una battaglia e hanno intensificato i dibattiti tra gli alleati occidentali sulle intenzioni del presidente russo, Vladimir Putin. Gli alleati statunitensi ed europei, in particolare Germania e Francia, sembrano aver tratto però conclusioni diverse da informazioni identiche. La Casa Bianca ha dichiarato ieri che il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, farà la sua prima visita ufficiale a Washington il 7 febbraio e la situazione in Ucraina sarà il primo punto all'ordine del giorno.

Il portavoce del Cremlino ha detto che c'è poco ottimismo a Mosca sul fatto che l'Occidente accetti le richieste russe per ridurre l'escalation in Ucraina e ha detto che Putin si prenderà il tempo necessario per esaminare le proposte presentate dagli Stati Uniti e dall'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato) mercoledì. Sebbene le proposte di Washington abbiano ampliato i recenti sforzi diplomatici per contrastare i timori che Putin stia pianificando un'incursione dell'Ucraina, non hanno affrontato le richieste fondamentali di Mosca. "Non c'è molto motivo di ottimismo", ha detto ieri il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che "non si può dire che le nostre richieste siano state prese in considerazione o che sia stata dimostrata la disponibilità a tenere conto delle nostre preoccupazioni".

La Russia ha continuato i colloqui diplomatici ma ha anche rafforzato le sue truppe, che ora contano più di 100.000 soldati vicino all'Ucraina, in uno spettacolo senza precedenti di forze di terra, aria e mare. Il Cremlino negli ultimi anni ha utilizzato esercitazioni e manovre militari come preparativi per attaccare la Georgia e l'Ucraina, e a volte ha anche spostato le truppe in posizioni potenzialmente aggressive per riportarle poi indietro. Gli Stati Uniti si stanno preparando adesso per un'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte delle forze russe, e si preparano anche per quelli che i funzionari chiamano attacchi ibridi: sforzi per sovvertire lo Stato ucraino, che prevedono sabotaggio o coercizione. I funzionari statunitensi non sono ancora certi sul fatto che Putin abbia deciso o meno di invadere l'Ucraina.

Ieri in una telefonata con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, il presidente Usa, Joe Biden, ha affermato che gli Stati Uniti risponderanno "in modo deciso" se la Russia invaderà l'Ucraina. Biden ha anche riaffermato l'impegno di Washington nei confronti della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, secondo una dichiarazione della Casa Bianca. "Non ho idea se abbia preso la decisione definitiva, ma ci sono sicuramente tutte le indicazioni sul fatto che userà la forza militare prima o poi, forse ora o forse verso la metà di febbraio", ha detto mercoledì la vicesegretario di Stato Usa, Wendy Sherman.

Le agenzie di intelligence statunitensi rimangono alla ricerca di chiare indicazioni sul fatto che Putin abbia deciso di abbandonare i negoziati e dato ordini alle truppe di muoversi a breve. Le agenzie pensano che Putin stia valutando se un'invasione possa favorire i suoi obiettivi generali e stia misurando il potenziale impatto delle sanzioni minacciate e di una risposta militare statunitense e degli alleati. I funzionari dell'intelligence sono però consapevoli che i calcoli di Putin cambiano costantemente. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Australia hanno detto alle famiglie del loro personale diplomatico a Kiev di andarsene nel timore di un'invasione russa ma i funzionari ucraini e alcuni diplomatici europei hanno criticato la mossa definendola allarmistica. Gli Usa hanno affermato che stanno agendo con "eccesso di cautela a causa dei continui sforzi russi per destabilizzare il Paese".

I funzionari tedeschi affermano di ritenere che un attacco su vasta scala sia meno probabile di una guerra ibrida prolungata per indebolire il Governo di Kiev. Temono che reazioni nervose, come l'evacuazione delle famiglie del personale delle ambasciate, possa prosciugare risorse e volontà politica tra i diplomatici in Ucraina bloccandoli dal continuare a perseguire una soluzione. "Gli Stati Uniti pensano che Putin farà una guerra in piena regola. Gli europei pensano che stia bluffando", ha detto un alto funzionario tedesco, aggiungendo che "gli americani si stanno preparando con la sensazione che accadrà. Noi no". Altri funzionari tedeschi hanno affermato che anche se Berlino non ignora i rischi di invasione, Washington sembra più convinta che sia questo il piano di Putin.

Diversi Paesi europei dicono che i preparativi avanzati di Mosca probabilmente fanno parte di una campagna di massima pressione, integrata da una guerra informatica e ritengono che l'obiettivo principale della Russia sia quello di imporre cambiamenti politici in Ucraina e raggiungere negoziati più ampi che possano impedire l'inclinazione dell'Ucraina verso ovest. Ma ci sono molte eccezioni, anche in Europa orientale e settentrionale. "C'è e c'è da tempo una differenza per quel che riguarda il senso di urgenza. Ma non c'è dubbio che un certo numero di Paesi europei sia più in linea con la percezione degli Stati Uniti", ha affermato un alto diplomatico scandinavo.

cos


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January 28, 2022 03:26 ET (08:26 GMT)