GINEVRA (awp/ats) - Dopo quattro edizioni annullate (quelle del 2020, 2021, 2022 e 2023) il salone dell'auto tornerà presto a Ginevra: ma sarà in versione ben ridotta rispetto ai fasti del passato. Mancheranno quasi tutti i grandi marchi, cosa che potrebbe mettere in luce la società cinese BYD. L'appuntamento è da lunedì 26 febbraio a domenica 3 marzo.

Non si tratta di una sorta di "edizione di prova", ha assicurato Alexandre de Senarclens - il granconsigliere ginevrino PLR che lo scorso giugno ha assunto la presidenza del Comité Permanent du Salon International de l'Automobile, la fondazione che organizza l'evento, il cui nome ufficiale è Geneva International Motor Show (GIMS) - in margine alla presentazione che si è svolta questa settimana.

"Dopo quattro anni difficili a causa della pandemia e del suo impatto sull'industria automobilistica, il salone è tornato", si è rallegrato il 48enne con studi a Friburgo nonché in Germania e negli Stati Uniti. Nel 2023 una fiera organizzata da GIMS si era peraltro tenuta a Doha, in Qatar.

Il numero degli espositori è comunque ridotto: sulle rive del Lemano saranno rappresentati poco più di venti marchi. Poca cosa, se il confronto viene stilato con i 160 espositori che avevano preso parte all'ultimo salone pre-pandemico, quello del 2019. Ad eccezione del costruttore francese Renault e della sua filiale Dacia i maggiori operatori del settore saranno assenti.

"Alcuni marchi hanno annullato la loro partecipazione perché non avevano nuovi veicoli da presentare, altri per motivi strategici o finanziari", ha spiegato il direttore generale del salone Sandro Mesquita. Molti produttori hanno "cancellato l'evento dai loro calendari dopo la lunga assenza del salone".

Quest'anno, inoltre, il salone è stato accorciato da 11 a 7 giorni, sempre su richiesta dei costruttori, ma soprattutto per motivi di costo. Gli organizzatori sperano comunque in circa 200'000 visitatori: prima della pandemia erano oltre 600'000.

Secondo Mesquita i produttori provengono da tutto il mondo. "C'è anche una chiara dominanza dell'elettromobilità", ha aggiunto il manager. A questo proposito non può non essere notata la presenza di BYD, il costruttore cinese che l'anno scorso ha venduto oltre 3 milioni di veicoli. Tanto più dopo le parole espresse alcuni giorni or sono dal numero uno di Tesla Elon Musk: "il protezionismo e i dazi sono l'unica cosa che potrà fermare il dominio delle case automobilistiche cinesi, che altrimenti finiranno per demolirci", ha detto il 52enne imprenditore americano.

Il Salone internazionale dell'auto è una presenza storica a Ginevra: la prima edizione si tenne in effetti nel 1905. Dal 1982 l'evento è ospitato nel centro espositivo Palexpo. Il record assoluto di affluenza è stato registrato nel 2005, con 748'000 visitatori. L'edizione 2020 era stata invece annullata solo quattro giorni prima dell'inizio dell'evento a causa della pandemia, ciò che ha generato ingenti perdite finanziarie.