MILANO (MF-DJ)--E' convocato per le 11h00 il consiglio federale della Figc che dovra' decidere, tra l'altro, sull'introduzione dell'indice di liquidita' come criterio per l'iscrizione al campionato delle squadre delle diverse leghe.

Fino ad oggi il parametro che riguarda il rapporto tra passivitá correnti ed entrate, valeva solo per l'operatività di mercato; ma il presidente della Figc, Gabriele Gravina, vuole estenderlo anche al campionato a partire dal 1* luglio prossimo.

La Lega Serie A e' compatta: nessuno dei venti club vuole una rivoluzione del genere perche' andrebbe ad aggravare la situazione in cui versa il calcio italiano gia' fortemente impattato dalla crisi generata dal Covid. A questo va aggiunto che, allo stato attuale, Via Rosellini si presentera' "spuntata" alla riunione di oggi. Se infatti il neo presidente Lorenzo Casini ha rassegnato le dimissioni dal Mic, non ha ancora formalizzato il suo ingresso nella Lega Serie A. Pertanto, secondo lo statuto della Figc, oggi non potra' votare.

Il consiglio federale è composto da: Claudio Lotito e Giuseppe Marotta e il presidente per la Lega Serie A; Mauro Balata per la Serie B;

Francesco Ghirelli, Alessandro Marino e Giuseppe Pasini per la Lega Pro;

Giancarlo Abete, Daniele Ortolano, Stella Frascá, Florio Zanon, Francesco Franchi e Maria Rita Acciardi per la Lega nazionale Dilettanti. Come rappresentanti degli atleti ci sono Umberto Calcagno, Davide Biondini, Valerio Bernardi, Chiara Marchitelli; per i tecnici Mario Beretta, Zoi Gloria Giatras; per l'Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange.

Gravina appare fermo sulle sue posizioni e non sembra avere intenzione di modificare la sua scelta; e questo potrebbe dare un grosso colpo al massimo campionato di calcio italiano. A gennaio poteva fare mercato solo chi aveva l'indice di liquiditá a 0,6: gli attivi insomma dovevano coprire almeno il 60% delle spese, e questo ha bloccato gli affari di molti club. Con gli stessi parametri, almeno tre squadre oggi farebbero fatica a iscriversi al campionato: la Lazio e il Genoa, fuori per 28 e 32 milioni, e la Sampdoria. Ma molte di piú avrebbero problemi: almeno 6 club sono a rischio. Non si esclude che la Lega possa impugnare il provvedimento nel caso in cui fosse approvato.

Sul tavolo della riunione di oggi ci sara' anche la questione statuto. La Figc ha chiesto alla Lega di adeguarlo ai principi della federazione e del Coni. Due giorni fa Casini ha scritto a Gravina chiedendo ancora tempo. In particolare le societa' vorrebbero adottare altri cambiamenti come il mantenimento della maggioranza dei due terzi per i diritti tv, anziche' il 50%+1 inserito invece nel testo redatto dal commissario ad acta Gennaro Terracciano.

Infine c'e' il tema della rappresentanza. La posizione di Casini potrebbe essere un ostacolo per l'elezione del vice presidente federale, un ruolo che era stato ricoperto dall'ex presidente della Lega, Paolo Dal Pino. In pole per la poltrona ci sarebbe il numero uno della Lega Pro, Francesco Ghirelli, mentre Via Rosellini vorrebbe che la poltrona venga occupata da un proprio rappresentante. Proprio per questo si chiede un rinvio della discussione. Gravina avrebbe tutti i numeri per far eleggere Ghirelli ma una Lega "belligerante" potrebbe cambiare i piani.

lab

MF-DJ NEWS

1609:44 mar 2022


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March 16, 2022 04:44 ET (08:44 GMT)