DETROIT (Reuters) -La scarsità globale di semiconduttori, che sta obbligando le case automobilistiche a rallentare la produzione, si protrarrà con ogni probabilità nell'anno prossimo.

Lo ha detto il Ceo di Stellantis Carlos Tavares, durante un evento a Detroit dell'associazione della stampa automobilistica, lanciando un messaggio simile a quello giunto in giornata dalla concorrente Daimler.

"La crisi dei semiconduttori, da tutto ciò che vedo, e non sono sicuro di riuscire a vedere tutto, si trascinerà facilmente nel 2022 perché non vedo segnali sufficienti che la produzione addizionale (...) asiatica arriverà in Occidente nell'immediato futuro", ha affermato.

La crisi dei semiconduttori si è innestata in un momento di domanda crescente, favorita dalla ripresa economica post-pandemia, spingendo verso l'alto i prezzi sia delle auto nuove sia di quelle usate.

Questo ha portato alcune case ad adattarsi alla situazione riducendo le dotazioni delle vetture; altre hanno invece assemblato le automobili senza tutti i chip necessari e completandole solo in un secondo tempo.

Stellantis sta valutando possibili modifiche della varietà di chip utilizzati, ha spiegato Tavares, aggiungendo che la visibilità sul tema non è grande. Serviranno circa 18 mesi per riprogettare un veicolo in modo che possa utilizzare chip diversi, a causa della sofisticata tecnologia coinvolta.

In tale contesto, ha proseguito l'AD, alla consegna delle forniture di chip Stellantis continuerà a privilegiare i modelli più redditizi, adottando un approccio simile ad altre case automobilistiche.

ELETTRIFICAZIONE

Tavares ha detto che Stellantis, quarto produttore mondiale di auto nato dalla fusione tra Fiat Chrysler e Psa, potrebbe se necessario incrementare gli investimenti sull'elettrico rispetto agli oltre 30 miliardi di euro al 2025 da poco annunciati.

Il Ceo ha spiegato che il gruppo ha attualmente in programma la costruzione di cinque fabbriche di batterie a livello globale, tre in Europa, tra cui quella appena annunciata a Termoli, e due in Nord America, di cui almeno una negli Usa.

Il loro numero tuttavia potrebbe aumentare, ha aggiunto, a fronte dell'obiettivo di raggiungere una capacità in termini di batterie di 260 gigawattora entro il 2030.

Sarà il marchio Jeep a guidare lo sforzo di elettrificazione di Stellantis negli Stati Uniti, ha spiegato Tavares, mentre prima di fine anno sarà presentata la strategia in Cina, dove -- ha anticipato -- Opel diventerà un marchio solo elettrico.

Sul fronte finanziario, l'AD ha affermato che il gruppo è in anticipo rispetto all'obiettivo di 5 miliardi annui di sinergie attese dalla fusione Fca-Psa.

(in redazione a Milano Giulio Piovaccari, Gianluca Semeraro)