MILANO (MF-DJ)--Nessun golpe. Nessuna cospirazione. Del progetto Superlega si discuteva da mesi in sedi istituzionali come alternativa alla Superchampions targata Uefa, con dovizia di particolari, slide, calendari, impatto economico e corporate governance.

Il tema Superlega, scrive il Sole 24 Ore, e` stato infatti oggetto di un approfondito Consiglio della Lega Serie A gia` lo scorso 16 febbraio, due mesi prima di quella fatidica data. Una riunione riservata in cui erano presenti in videoconferenza, oltre al Presidente della Lega Paolo Dal Pino e all'ad Luigi De Siervo, i consiglieri con diritto di voto, Tommaso Giulini, Luca Percassi, Paolo Scaroni e Maurizio Setti e quelli senza diritto di voto, Claudio Lotito e Beppe Marotta. In quella occasione e` stato l'Head of competition and operations della Lega Serie A Andrea Butti ad illustrare nel dettaglio le due proposte di riforma delle competizioni internazionali. A proposito di Superlega Butti ha spiegato al Consiglio che la nuova competizione sarebbe dovuta scattare dalla stagione 2022/2023, ossia dalla stagione nella quale si disputera` il mondiale in Qatar tra novembre e dicembre.

A scendere in campo sarebbero stati 15 club (nelle slide di accompagnamento alla discussione mancavano giusto i nomi dei team poi usciti allo scoperto) con partecipazione pluriennale garantita e cinque con qualificazione annuale con match di andata e ritorno piu` i play-off. La riforma avrebbe avuto un impatto sportivo (da 18 a 21 gare) ed economico, con la distribuzione tra i 15 fondatori di 3,5 miliardi per compensare la mancanza di risorse derivanti dal Covid-19. Sulla Superchampions, che avrebbe dovuto partire dalla stagione 2024/25, l'Head of competition ha precisato che l'impatto sul calendario non sarebbe drammatico "in quanto consentirebbe alla Lega di effettuare le 46 giornate di gara attualmente previste per campionato, Coppa Italia e Supercoppa, fermo restando che non ci sarebbe alcuna ulteriore data libera, come di fatto sta avvenendo nella corrente stagione". Lo stesso Butti ha poi spiegato - in un passaggio molto significativo - a proposito del progetto SuperChampions che "la lega inglese, tedesca e spagnola vedono il pericolo di erosione di altre quattro date da parte della Uefa ma sono molto inclini ad accettarlo purche´ non prenda il via la Superlega (evitando cosi` di doversi scontrare contro la Uefa in questa fase)". Se ne deduce che analoghi dibattiti istituzionali fossero gia` in corso in Premier League, Bundesliga e Liga.

In conclusione, il quadro che emerge e` molto diverso da quello finora descritto. La Superlega era frutto di una proposta depositata e discussa dalle istituzioni calcistiche, non solo in Italia. Non appaiono quindi giustificabili le sanzioni o le minacce di conseguenze gravi verso i 12 club/aziende che hanno delineato un percorso, che in quanto tale puo` essere accolto o rifiutato, per tutelare i propri bilanci e assicurare lo sviluppo di un settore colpito causa Covid dalla prima recessione globale con perdite stimate tra i 6,5 e gli 8,5 miliardi.

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0409:39 mag 2021

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May 04, 2021 03:39 ET (07:39 GMT)