MILANO (MF-DJ)--Per le casse dello stato norvegese il 2022 è stato un

anno da record. La Norvegia ha infatti registrato un aumento senza

precedenti delle entrate di petrolio e gas, in parte a causa della guerra

in Ucraina che ha contribuito a spingere i prezzi del gas ai massimi

storici in Europa. A causa di una forte riduzione delle consegne russe e

di un aumento delle proprie esportazioni, inoltre, la Norvegia è

diventata il piú grande fornitore europeo di gas naturale nel 2022,

approfittando dell'impennata dei prezzi che ha raggiunto un record durante l'estate.

Secondo le stime di Statistics Norway, le entrate totali derivanti dagli idrocarburi nel 2022 sono stimate pari a 1.457 miliardi di corone

norvegesi (131 miliardi di euro), "di gran lunga il guadagno piú alto mai

registrato". Per fare un confronto, il dato è quasi il triplo di quello

del 2021 (498 miliardi di corone), scrive milanofinanza.it.

Questi introiti straordinari hanno talvolta fatto guadagnare al paese

scandinavo l'etichetta, da parte della stampa estera, di "profittatore di

guerra". Un'etichetta che Oslo rifiuta. Anche in scia a queste entrate, il governo norvegese ha deciso di concedere 75 miliardi di corone (6,8

miliardi di euro) in aiuti civili e militari all'Ucraina nei prossimi

cinque anni (2023-2027), circa 15 miliardi di corone all'anno.

Anche con entrate storicamente elevate, le tasse delle famiglie e delle

imprese erano ancora la fonte piú ampia di entrate per il governo nel

2022. Le imposte sono stimate a 1.580 miliardi di corone norvegesi, che

corrispondono a poco piú del 44% del pil della Norvegia continentale. La

quota è inferiore rispetto al 2021, ma leggermente superiore rispetto al

periodo 2012-2020. La quota relativamente elevata nel 2021 è dovuta a un

aumento temporaneo delle imposte sul reddito dei contribuenti personali a

seguito di dividendi eccezionali da parte delle societá norvegesi.

Nel solo settore petrolifero, lo Stato norvegese possiede tre fonti di

guadagni: le tasse imposte alle compagnie petrolifere, le sue partecipazioni dirette nei giacimenti di petrolio e gas e nelle

infrastrutture (oleodotti, etc) e i dividendi pagati dal gigante

energetico Equinor, di cui possiede il 67%.

red

MF-DJ NEWS

0615:01 mar 2023


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