ROMA (MF-DJ)--Prestiti a famiglie e imprese ancora in accelerazione
grazie alle misure previste dal governo nei decreti Cura Italia e
Liquiditá. A dicembre 2020, i prestiti a imprese e famiglie sono
aumentati del 5,5% rispetto a un anno fa. A novembre 2020, per i prestiti
alle imprese si è registrato un aumento dell'8,1% su base annua, mentre
la crescita è stata del 2,2% per i finanziamenti alle famiglie. Secondo i
dati contenuti nel rapporto mensile dell'Abi è aumentata la raccolta, con
i depositi cresciuti di oltre il 10% a dicembre, mentre è proseguito il
calo della raccolta tramite obbligazioni. I tassi di interesse si sono
mantenuti sui minimi storici, mentre le sofferenze nette si sono attestate sul valore minimo da quasi 12 anni.
A dicembre, il totale prestiti a residenti in Italia si è collocato a
1.721 miliardi di euro, registrando un aumento tendenziale del +3,9%
(+3,6% il mese precedente). I prestiti a residenti in Italia al settore
privato sono risultati, a dicembre 2020, pari a 1.462 miliardi di euro in
aumento del 4,3% rispetto ad un anno prima.
Il dato sui prestiti in Italia è in controtendenza rispetto al resto
dell'Eurozona. Nel quarto trimestre, secondo dati resi dalla Bce,
le banche europee hanno irrigidito i criteri per i prestiti in tutte le
categorie, dai finanziamenti alle imprese al credito al consumo e ai mutui per le famiglie. Nonostante l'abbondante liquiditá fornita dall'Eurotower attraverso le aste Tltro, le banche hanno deciso la stretta a causa del deterioramento dello scenario economico generale,
con l'aumento del rischio di credito e una minore tolleranza al rischio. Per il primo trimestre del 2021, le banche prevedono che gli standard di credito continueranno a irrigidirsi per i prestiti alle imprese e alle famiglie. Peraltro, come emerge dall'indagine, la domanda di prestiti delle imprese è diminuita ulteriormente nel quarto trimestre, mentre la domanda di mutui per la casa ha continuato la sua crescita a seguito di un recupero della domanda dopo il blocco registrato nel secondo trimestre per via del coronavirus.
In Italia, nel quarto trimestre 2020, i criteri di erogazione dei
prestiti alle imprese sono rimasti nuovamente invariati riflettendo una
sostanziale stabilitá dei fattori sottostanti. Anche le politiche di
offerta applicate ai prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni
non hanno registrato variazioni dopo il lieve irrigidimento riportato nel
trimestre precedente. Per il trimestre in corso gli intermediari prevedono che le politiche di offerta registreranno un moderato irrigidimento per le imprese e un allentamento di pari intensitá per i mutui.
I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si sono ridotti
ulteriormente a dicembre, portandosi sui minimi storici. Il tasso medio
sul totale dei prestiti è sceso al 2,28% (2,30% il mese precedente); il
tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sui
livelli dei minimi storici all'1,27% (1,27% anche a novembre 2020); il
tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
sceso all'1,30% (1,33% il mese precedente).
A novembre, le sofferenze nette si sono attestate a 23,6 miliardi di
euro, in riduzione rispetto ai 29,3 miliardi di novembre 2019 (-5,8
miliardi pari a -19,6%) e ai 38,2 miliardi di novembre 2018 (-14,6
miliardi pari a -38,3%), portandosi sul valore minimo dall'agosto 2009.
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre
2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 65 miliardi (pari a
-73,5%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto
all'1,35% a novembre 2020 (era 1,69% a novembre 2019, 2,22% a novembre
2018 e 4,89% a novembre 2015), sui valori minimi dall'agosto 2009.
Positiva la dinamica della raccolta complessiva risultata in crescita
del 7,8% su base annua. I depositi sono aumentati, a dicembre 2020, di
oltre 162 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a
+10,3% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè
tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di oltre 20 miliardi
di euro in valore assoluto (pari a -8,6%).
vs
(END) Dow Jones Newswires
January 19, 2021 13:01 ET (18:01 GMT)