ROMA (MF-DJ)--Positiva, a dicembre, la dinamica dei prestiti a famiglie
e imprese. Sostenuta la crescita della raccolta con lo stock dei depositi
che aggiorna il record storico. A novembre lieve aumento delle sofferenze
nette che tuttavia si mantengono su livelli bassi, come a giugno 2021.
Anche i tassi di interesse si mantengono bassi, con un lieve incremento di quelli per le imprese, e una limatura per quelli alle famiglie per
l'acquisto di abitazioni. E' la foto del settore bancario che emerge dal
rapporto mensile dell'Abi.
A dicembre 2021, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati su base
annua del 2,5%, in accelerazione rispetto alla dinamica del mese
precedente (+2%). A novembre, i prestiti alle imprese hanno registrato un
aumento dello 0,4%, mentre quelli alle famiglie sono cresciuti del 3,8%.
A dicembre i finanziamenti bancari a famiglie e imprese sono stati pari a
1.331 miliardi di euro, evidenziando una crescita annua del 2,5%. Il
totale prestiti a residenti in Italia si è collocato a 1.716,3 miliardi
di euro, con una crescita annua dell'1,2% (+1% nel mese precedente). I
prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati, nello
stesso mese, pari a 1.463 miliardi di euro in aumento dell'1,6% rispetto
ad un anno prima.
La raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia è
stata pari a 2.063,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% rispetto ad un anno prima. I depositi da clientela residente hanno registrato una
crescita tendenziale del 6,6%, con un aumento in valore assoluto su base
annua di oltre 114 miliardi di euro, portando l'ammontare dei depositi sul nuovo record storico di 1.854,4 miliardi. La variazione annua delle
obbligazioni è stata negativa e pari al -4,4% (-3,6% il mese precedente).
L'ammontare delle obbligazioni è risultato pari a 209 miliardi di euro.
A novembre, le sofferenze nette del sistema bancario erano pari a 17,638 miliardi di euro, in lieve aumento rispetto ai 16,7 mld di ottobre, ma sempre su livelli bassi (come a giugno 2021). Il dato è in calo rispetto ai 23,5 miliardi di novembre 2020 (-5,9 miliardi pari a -25,1%) e ai 29,3 miliardi di novembre 2019 (-11,7 miliardi pari a -39,9%). La riduzione, spiega l'Abi, è stata di 71,2 miliardi (pari a -80,1%) rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è attestato all'1,02% (era 1,35% a novembre 2020, 1,69% a novembre 2019 e 4,89% a dicembre 2015).
A dicembre, il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto
di abitazioni -sintesi dell'andamento tra fisso e variabile- era pari a
1,40%, in lieve calo rispetto all'1,44% del mese precedente. A fine 2007
era pari al 5,72%. Sul totale delle nuove erogazioni, l'83,8% erano mutui
a tasso fisso (87,2% il mese precedente). Il tasso medio sui nuovi
prestiti in euro alle imprese è salito all'1,29% dall'1,09% del mese
precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio ponderato sul totale dei
prestiti a famiglie e imprese è risultato invece pari al 2,16% (2,17% nel
mese precedente; 6,16% a fine 2007).
vs
(END) Dow Jones Newswires
January 18, 2022 12:02 ET (17:02 GMT)