MILANO (MF-DJ)--L'azionario europeo torna al segno piu' dopo lo storno di ieri e consolida il recente trend positivo. Milano segna un +0,33%.

"La variante Omicron continua a rappresentare l'ago della bilancia per i mercati, in attesa delle pubblicazioni di domani sul carovita in America", segnala Gabriel Debach, market analyst di eToro.

"Nonostante la notizia secondo cui Pfizer, in un test di laboratorio, avrebbe dimostrato come la sua terza dose neutralizzerebbe la variante Omicron (se non dovesse bastare entro marzo potrebbe essere pronto un nuovo vaccino aggiornato) sempre piú Stati in Europa rivedono le libertá di circolazione. Ieri la Danimarca ha deciso la chiusura delle scuole e il telelavoro. Anche Londra, dopo cinque mesi del 'liberi tutti', è nuovamente costretta a passare al piano B: telelavoro (consigliato), mascherine nei luoghi pubblici e introduzione di una sorta di green pass. Nel frattempo, scende la paura sui mercati con l'indice VIX che ritorna sotto la soglia dei 20 punti, dopo il forte rally iniziato il 24 novembre", nota l'esperto.

"Dopo aver recuperato gran parte delle perdite del sell-off post Ringraziamento, gli investitori ora sono divisi tra speranze che i vaccini riusciranno a fornire sufficiente protezione contro la nuova variante e timori che un'eventuale significativa accelerazione dei contagi possa mettere in difficoltá i sistemi sanitari", commenta Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

Sul fronte dei dati macro, in Cina i prezzi alla produzione hanno rallentato a novembre, grazie agli interventi del Governo finalizzati a contrastare gli aumenti dei prezzi di carbone, metalli e altre materie prime. Nel dettaglio, il dato è aumentato del 12,9% a livello annuale lo scorso mese, in decelerazione rispetto alla crescita del 13,5% di ottobre, che aveva rappresentato l'incremento piú consistente da 26 anni. La lettura di novembre ha comunque superato la stima del consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal, che si aspettavano un aumento del 12%.

Sempre a novembre, l'inflazione in Cina è aumentata del 2,3% a livello annuale rispetto all'incremento dell'1,5% di ottobre e al di sotto delle aspettative del consenso (+2,6%). Dagli Usa alle 14h30 si attendono le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

La stima è di 228.000 unitá contro le 222.000 della settimana scorsa, segnala Antonio Tognoli, Responsabile Equity Research di Integrae Sim. "Secondo i dati rilasciati a metá novembre dal Bureau of Labour Statistics relativi all'occupazione, alle posizioni vacanti e il turnover, la domanda di manodopera delle imprese supera di molto l'offerta, nonostante i miglioramenti degli scorsi mesi. Visto il potenziale di crescita della produzione aggregata, che dovrebbe portare a un valore inferiore al tasso naturale di disoccupazione (tra il 4,5% e il 5%), in linea con quanto avvenuto prima della pandemia dove il tasso era del 3,5%, è lecito supporre che siano in atto cambiamenti strutturali nel mercato del lavoro, che possano richiedere tempi lunghi e interventi di policy. A novembre", ricorda l'esperto, "il tasso di disoccupazione ha continuato la discesa raggiungendo il 4,2% (dal 4,6% di ottobre), così come è sceso il numero di disoccupati di lunga durata (-16% a/a). Nonostante i dati positivi, il livello di occupazione è però ancora di circa 4 mln di unitá inferiore al febbraio 2020 e, secondo le stime di alcuni economisti, di 7-8 mln inferiore al livello che si sarebbe raggiunto in assenza del Covid".

pl

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December 09, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)