La quinta Missione è destinata alle politiche attive del lavoro e della formazione, all'inclusione sociale e alla coesione territoriale. I fondi destinati a questi obiettivi superano nel complesso i 22 miliardi. Ulteriori 7,3 miliardi di interventi beneficeranno delle risorse di React-Eu. Sono previsti investimenti in attività di formazione e riqualificazione dei lavoratori. Si prevede l'introduzione di una riforma organica e integrata in materia di politiche attive e formazione, nonché misure specifiche per favorire l'occupazione giovanile. Sono introdotte misure a sostegno dell'imprenditorialità femminile e un sistema di certificazione della parità di genere che accompagni e incentivi le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il gap di genere.

Alla Missione 6, che riguarda la Salute, un settore critico che ha affrontato sfide di portata storica nell'ultimo anno, sono destinati 18,5 miliardi. Le riforme e gli investimenti proposti con il Piano in quest'area hanno due obiettivi principali: rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio e modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario, al fine di garantire un equo accesso a cure efficaci.

Il Pnrr vuole 'eliminare gli ostacoli che limitano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro'. Il Piano interviene sulle molteplici dimensioni del divario di genere e si inserisce nel percorso di riforma avviato con il Family Act. Il governo intende lanciare entro il primo semestre 2021 la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026. Il Pnrr, ha proseguito Draghi, sviluppa le priorità di questa Strategia nazionale e le articola in un ampio programma; 4,6 miliardi sono dedicati a costruire nuovi asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Quasi un miliardo va a finanziare l'estensione del tempo pieno nelle scuole primarie per permettere alle famiglie - e alle madri in particolare - di conciliare meglio la loro vita professionale e lavorativa. Il Piano prevede 400 milioni per favorire l'imprenditorialità femminile, e stanzia oltre 1 miliardo per la promozione delle competenze in ambito tecnico-scientifico, soprattutto per le studentesse'. L'assegno unico diventerà lo 'strumento centrale e onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentarie fino ad oggi vigenti'.

Per mettere i giovani nella condizione di formare una famiglia, bisogna rispondere a tre loro richieste: un welfare adeguato, una casa e un lavoro sicuro. Oltre al piano agli asili nido, i giovani beneficiano dalle misure per le infrastrutture sociali e le case popolari. E in un prossimo decreto, di imminente approvazione, sono previsti altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Sarà possibile non pagare un anticipo, grazie all'introduzione di una garanzia statale; 1,8 miliardi vanno ad accrescere la competitività delle imprese turistiche, di cui una parte importante è destinata a incentivare la creazione di nuove imprese da parte di chi ha meno di 35 anni.

La crescita del Mezzogiorno rappresenta 'l'altro aspetto prioritario trasversale al Piano -ha sottolineato il premier- Il potenziale del Sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili: se cresce il sud, cresce anche l'Italia'. Più del 50% del totale degli investimenti in infrastrutture - soprattutto l'alta velocità ferroviaria e il sistema portuale - è diretto al sud. Gli interventi su economia circolare, transizione ecologica, mobilità sostenibile e tutela del territorio e della risorsa idrica destinano al Mezzogiorno 23 miliardi. A questi investimenti si accompagnano la riforma delle Zone economiche speciali e un robusto finanziamento della loro dotazione infrastrutturale, pari a oltre 600 milioni. Il governo stima che l'incremento complessivo del Pil del Mezzogiorno negli anni 2021-2026 sarà pari a quasi 1,5 volte l'aumento del PIL nazionale. 'L'obiettivo è rendere il Mezzogiorno un luogo di attrazione di capitali privati e di imprese innovative'.

Il Pnrr non è soltanto un piano di investimenti, ma anche e soprattutto di riforme -ha precisato Draghi- La riforma della giustizia affronta i nodi strutturali del processo civile e penale: è uno degli 'impegni più importanti ed espliciti' che abbiamo preso verso l'Unione europea. L'obiettivo finale che ci proponiamo è 'ambizioso, ridurre i tempi dei processi del 40% per il settore civile e almeno del 25% per il penale. Vogliamo un sistema giudiziario strutturalmente più efficiente ed elevare la qualità della risposta del sistema'. La seconda riforma di sistema riguarda la Pubblica amministrazione, sulla cui capacità di rispondere in modo efficiente ed efficace incidono diversi fattori. Tra questi: la stratificazione normativa, la limitata e diseguale digitalizzazione, lo scarso investimento nel capitale umano dei dipendenti, l'assenza di ricambio generazionale e di aggiornamento delle competenze.

Il Piano vuole anche impegnare governo e Parlamento a una continuativa e sistematica opera di abrogazione e modifica delle norme che frenano la concorrenza, creano rendite di posizione e incidono negativamente sul benessere dei cittadini. Questi principi sono 'essenziali' per la buona riuscita del Piano: dobbiamo impedire che i fondi che ci accingiamo a investire finiscano soltanto ai monopolisti. A questo fine assume un 'ruolo cruciale' la legge annuale sulla concorrenza - prevista nell'ordinamento nazionale dal 2009, ma realizzata solo una volta nel 2017. 'Intendiamo varare norme volte ad agevolare l'attività d'impresa in settori strategici come le reti digitali e l'energia', ha affermato il premier.

Draghi ha infine ringraziato il Parlamento e ha detto di essere 'certo che riusciremo ad attuare questo Piano. Sono certo che l'onestà, l'intelligenza, il gusto del futuro prevarranno sulla corruzione, la stupidità, gli interessi costituiti'. 'Questa certezza -ha spiegato- non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani, nel mio popolo, nella nostra capacità di lavorare insieme quando l'emergenza ci chiama alla solidarietà, alla responsabilità'. 'È con la fiducia che questo appello allo spirito repubblicano verrà ascoltato, e che si tradurrà nella costruzione del nostro futuro, che presento oggi questo Piano al Parlamento', ha concluso.

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April 26, 2021 13:01 ET (17:01 GMT)