ROMA (MF-DJ)--Il governo non metterà le mani nelle tasche degli italiani. Non ci sarà alcun aumento delle tasse, anzi l'esecutivo stanzierà subito 3 mld contro il caro bollette. Perché, anche se la ripresa corre più del previsto, è ancora il momento di dare soldi, non di prenderli. Bisogna lavorare per rendere la crescita economica strutturale e duratura. E' necessario che imprese, sindacati e lavoratori collaborino in un patto per l'Italia che possa ridisegnare il futuro del Paese, scrivendo una pagina storica. Durante l'assemblea annuale di Confindustria, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, lancia un messaggio alla parte produttiva del Paese. L'Italia si sta riprendendo, ma c'è molto da fare. Il Pnrr, le riforme, la campagna vaccinale e l'ulteriore allentamento delle misure restrittive. Ognuno deve fare la sua parte, com'è già stato nella fase più acuta dell'emergenza. L'esecutivo farà di tutto per creare le condizioni per un futuro migliore.

"Il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse. In questo momento i soldi si danno e non si prendono", ha dichiarato Draghi aggiungendo che il Consiglio dei ministri che si terrà nel pomeriggio varerà un decreto per mitigare gli aumenti delle bollette della luce e del gas. In assenza di un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell'elettricitá potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Per questo "abbiamo deciso di eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricitá per le famiglie e le piccole imprese", ha spiegato il premier. Sarà inoltre potenziato il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta complessivamente di un intervento di oltre 3 miliardi, che fa seguito a quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno.

Il Paese potrà far fronte a tutti gli impegni presi solo se si comincia "a pensare a un patto economico, sociale, produttivo". Ci sono tantissimi temi di cui discutiamo quotidianamente che possono essere materia di questo patto. Bonomi, nel suo intervento, suggerisce che si può pensare a un patto con il mondo produttivo e sociale del Paese o una prospettiva economica condivisa. Bisogna mettersi tutti insieme e parlare sui vari capitoli. Nessuno può chiamarsi fuori. Le buone relazioni industriali -ha proseguito Draghi- sono il pilastro di questa unitá produttiva. L'Italia ne andrà fiera". "Un governo che cerca di non far danni è molto, ma non basta per affrontare le sfide dei prossimi anni -ha sottolineato- È quando l'intero quadro di riferimento politico, economico e sociale cambia che più occorre essere uniti per non aggiungere incertezza interna a quella esterna", ha sottolineato il premier.

Il Pnrr, ha ricordato Draghi, rappresenta un progetto "decisivo" per il futuro del nostro Paese, ma bisogna assicurarsi che "i soldi stanziati per gli investimenti siano spesi bene, con onestá, senza infiltrazioni criminali; evitare i ritardi che hanno spesso rallentato o impedito l'uso dei fondi europei in Italia; cogliere l'opportunitá per sciogliere i nodi strutturali che legano da anni il nostro Paese; e accompagnare le imprese in questa transizione, attraverso le riforme e gli investimenti". Il Pnrr va realizzato bene perché "ne va del nostro benessere economico, e della nostra credibilitá di fronte agli italiani e all'Europa". Riacquistare il "gusto del futuro è essenziale perchè l'Italia torni alla crescita, alla prosperitá, al rispetto dell'ambiente visto come opportunitá, non come vincolo".

L'Italia vive oggi "un periodo di forte ripresa", migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa. Le previsioni del governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest'anno -a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera. La produzione industriale ha superato a luglio il valore registrato prima dell'inizio della pandemia. Le esportazioni nel secondo trimestre di quest'anno sono state del 4,8% più alte che nello stesso periodo del 2019, prima della crisi sanitaria. L'indice di fiducia delle imprese negli ultimi due mesi è il più alto dal 2005, quando sono iniziate le rilevazioni. Al rafforzamento dell'economia si accompagna un miglioramento dell'occupazione. Il mercato del lavoro è ripartito, "ma ci sono ancora aspetti che destano preoccupazione. Tra i dipendenti, tre quarti dei nuovi occupati hanno ricevuto un contratto a tempo determinato.

Nel 2020, più di due milioni di famiglie erano in condizione di povertà assoluta".

Draghi ha poi avvertito sul fatto che la crescita che "abbiamo davanti è un rimbalzo, legato alla forte caduta del prodotto interno lordo registrata l'anno scorso. Era inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell'attività". La sfida per il governo -e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali - è fare in modo che "questa ripresa sia duratura e sostenibile". Bisogna evitare i "rischi congiunturali che si nascondono dietro questo momento positivo; preservare buone relazioni industriali, perché assicurino equità e pace sociale; e accelerare con il nostro programma di riforme e investimenti, per migliorare il tasso di crescita di lungo periodo dell'economia italiana".

Poi il covid. L'emergenza non è finita. Per assicurare la sostenibilità della ripresa "dobbiamo prima di tutto impedire che ci siano altre significative ondate di contagio". Il governo sta agendo con la "massima determinazione" per evitare nuove chiusure. Draghi ha quindi ringraziato "ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale,e le imprese per l'impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione. Siamo vicini a raggiungere e poi superare l'obiettivo che c'eravamo posti, ovvero immunizzare entro fine settembrel'80% della popolazione vaccinabile. La "variante Delta", molto più contagiosa del ceppo originario del virus, "ci obbliga però a raggiungere tassi di vaccinazione ancora maggiori. Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato l'uso del cosiddetto green pass" che è uno strumento di "libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche". Il premier ha anche ringraziato Confindustria che "ha da subito lavorato insieme al governo e ai sindacati per trovare un accordo sull'estensione del "green pass" ai luoghi di lavoro". Se si riuscirà a tenere sotto controllo la curva del contagio, "potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore - ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura".

Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall'aumento dell'indebitamento privato, richiedono tempo per essere assorbite. Questa fase, ha spiegato, "richiede una politica di bilancio equilibrata ed efficace". Misure straordinarie come la moratoria sul credito bancario "hanno nascosto vulnerabilità del nostro sistema economico che sono destinate a riemergere nel tempo. La fiducia di famiglie e imprese è "elevata ma fragile. La priorità deve essere quella di preservare la loro capacità di spesa e la loro volontà di investire". Se guardiamo oltre l'orizzonte congiunturale, "il nostro obiettivo deve essere migliorare in modo significativo il tasso di crescita di lungo periodo dell'Italia".

Quanto alla realizzazione del Pnrr, nel Cdm di oggi "presenteremo il quadro del monitoraggio degli interventi del Pnrr previsti per l'ultimo trimestre del 2021. Dobbiamo mantenere la stessa ambizione e la stessa determinazione che abbiamo avuto negli scorsi mesi, soprattutto per quanto riguarda l'agenda di riforme". Nel mese di ottobre sarà approvato un provvedimento che dia impulso alla concorrenza. "A voi imprese chiedo di appoggiarlo con convinzione", ha detto Draghi sottolineando come "il rafforzamento dell'economia passa attraverso l'apertura dei mercati e non la difesa delle rendite". Nella legge di bilancio "intendiamo inoltre attuare la razionalizzazione e il potenziamento degli ammortizzatori sociali. Vogliamo rafforzare gli strumenti di integrazione salariale per tutelare meglio chi perde il lavoro e avviare una riforma delle politiche attive del lavoro, per agevolare il reinserimento di chi è disoccupato o cassaintegrato con più efficacia di quanto non succeda oggi".

Draghi ha poi sottolineato come la sua presenza oggi all'assemblea di Confindustria "è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Lavoro, anche duro, investimenti e spazio ai giovani e alle donne. Insieme ai vostri dipendenti, avete fatto la vostra parte".

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September 23, 2021 09:02 ET (13:02 GMT)