ROMA (MF-DJ)--Nel 2020, anno del coronavirus, il patrimonio contabile complessivo delle Fondazioni bancarie è pari a 39,7 miliardi di euro, in diminuzione di circa 553 milioni di euro (-1,4%) rispetto all'anno precedente, mentre l'avanzo di esercizio è stato pari a 1.050,3 milioni di euro (-45%).

Lo rende noto l'Acri dopo che il Consiglio ha approvato il Ventiseiesimo Rapporto Annuale, che presenta i dati aggregati dai bilanci 2020 delle 86 Fondazioni di origine bancaria. Nel 2020 c'è stata anche una forte contrazione dei proventi, dovuta agli effetti della crisi pandemica e al congelamento dei dividendi bancari raccomandato dalla Bce, che si sono attestati 1.421,4 milioni di euro rispetto a 2.600,7 milioni del 2019 (-45,3%). I dividendi da partecipazioni non bancarie rappresentano la forma di provento principale, con 900 milioni di euro e un'incidenza del 63,3% sul totale; la redditivitá lorda del patrimonio si attesta al 3,6%, rispetto al 6,5% del 2019; l'attivitá erogativa è stata pari a 949,9 milioni di euro (+4,3%); le erogazioni destinate al welfare raggiungono i 396,5 milioni di euro (il 41,7% del totale).

"Il Ventiseiesimo Rapporto Annuale delle Fondazioni di origine bancaria registra l'impatto che il primo anno di pandemia ha avuto sul sistema delle Fondazioni e la risposta straordinaria che queste hanno saputo mettere in campo per rispondere all'emergenza", ha affermato Francesco Profumo, presidente di Acri. Innanzitutto la gestione prudente e il processo di diversificazione, costantemente perseguito negli anni dalle Fondazioni, ha fatto in modo che, pur in presenza della crisi dei mercati finanziari e al congelamento della distribuzione dei dividendi voluto dalla Bce, le erogazioni non solo non ne abbiano risentito, ma siano anche cresciute. Proprio quando c'era piú bisogno di loro, le Fondazioni hanno dimostrato di essere presenti. Inoltre, la contrazione della redditivitá registrata dalle Fondazioni nel 2020 è stata decisamente inferiore rispetto a quella degli altri investitori istituzionali nello stesso periodo", ha continuato.

"I dividendi non percepiti nel corso del 2020 - ha proseguito - sono andati a rafforzare ulteriormente gli istituti di credito e dunque, sul lungo periodo, a consolidare il valore dell'investimento. Le Fondazioni di origine bancaria, che si avviano a festeggiare i trent'anni di attivitá, proseguono dunque su un cammino intrapreso da tempo, e, utilizzando gli strumenti a loro disposizione - la gestione del patrimonio e l'attivitá erogativa - consolidano il loro ruolo di agenti di sviluppo sostenibile per i territori e per il Paese".

"La pandemia ha fatto emergere e aggravato alcune delle disuguaglianze della nostra societá. Nei prossimi anni il ruolo delle Fondazioni di origine bancaria sará importantissimo per i territori in cui operano", ha continuato Profumo, aggiungendo che "le Fondazioni continueranno ad accompagnare le organizzazioni del Terzo settore che lavorano sui territori per garantire la coesione sociale del Paese e, allo stesso tempo, proseguiranno nel loro impegno per supportare lo sviluppo dell'innovazione e delle opportunitá lavorative per i giovani. Le Fondazioni possono mettere a disposizione le loro competenze progettuali e la loro capacitá di attivazione di reti sui territori, perchè le opportunitá che si apriranno con la nuova stagione del Next Generation Eu Plan non vadano sprecate e si trasformino in un potente volano per la ricostruzione di un Paese finalmente orientato a uno sviluppo sostenibile e inclusivo", ha concluso.

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September 17, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)