ROMA (MF-DJ)--La variante Omicron che arriva dal Sudafrica spaventa l'Occidente. Oggi si terrà un G7 straordinario dei ministri della Salute perché l'evoluzione della pandemia richiede un coordinamento a livello non solo europeo, ma mondiale. Intanto in Italia si procede per proteggere con la vaccinazione anche la fascia dei bambini tra i 5 e gli 11 anni. Dopo il via libera dell'Ema, in settimana è atteso il discorso verde dell'Aifa. Le prime somministrazioni in età pediatrica dovrebbero partire intorno al 23 dicembre. Bisogna procedere spediti anche con la terza dose perché protegge da Omicron, mentre non si può escludere che successivamente sia necessaria anche una quarta dose.

Al G7 straordinario, "ci scambieremo tutte le informazioni che abbiamo su Omicron, ma anche il tema di Co-vax - il programma di aiuti grazie al quale bisognerebbe riuscire a portare i vaccini ai Paesi poveri - va posto con forza", ha detto alla Stampa il ministro della Salute, Roberto Speranza, sottolineando che "un'altra lezione imparata, con questa variante, è che bisogna accelerare nell'aiutare chi è indietro. Noi abbiamo spinto molto durante il G20 con l'obiettivo del 40% di vaccinati nel mondo entro il 2021 e del 70% entro i primi sei mesi del 2022".

Rassicurazioni sulla nuova variante sono arrivate dal coordinatore del Cts, Franco Locatelli. Omicron "è più contagiosa, ma ad ora non è più pericolosa", ha spiegato Locatelli a SkyTg24 aggiungendo che "questa variante è diventata velocemente quella largamente preponderante in Sudafrica. Ha una maggior contagiosità, ma non abbiamo alcuna evidenza che possa provocare una malattia più grave". I vaccini restano l'arma più importante anche contro la nuova variante: i vaccinati "sono protetti

largamente. Ad oggi nessuna delle varianti isolate, la Alfa o la Delta, si è dimostrata resistente all'effetto dei vaccini", ha precisato il coordinatore del Cts invitando tutti a non ritardare il booster. La terza dose "è assolutamente necessaria" anche per fronteggiare la variante Omicron. Completati i cinque mesi dalla somministrazione, "serve sia per ripristinare il massimo dell'efficacia della protezione immunologica conferita dal vaccino, ma anche per ridurre la circolazione virale", ha proseguito Locatelli. Inoltre, ha continuato, "non si può escludere" la necessità di una quarta dose perché "non sappiamo quale sará la protezione conferita dalla terza dose".

Sui vaccini ai bambini, in settimana arriverà il via libera dell'Aifa, mentre le somministrazioni dovrebbero iniziare "il 23 dicembre perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per l'adulto". Locatelli ha messo in evidenza che "si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie. Si è preferito aspettare la disponibilitá di formulazioni pediatriche". Locatelli ha spiegato che "si sta ragionando per creare aree pediatriche negli hub vaccinali". Al momento non si parla della possibiltà dell'obbligo vaccinale per i bambini: "assolutamente no, è un'opzione che va offerta, va fatta opera di convincimento, spiegando perchè c'è un vantaggio nel vaccinare i bambini, per tutela della loro salute e dei loro spazi educativi e sociali. Ma non considererei l'obbligo".

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November 29, 2021 05:01 ET (10:01 GMT)