ROMA (MF-DJ)--L'Italia dovrebbe conoscere a ore la decisione finale dell'Unione europea sul dossier Alitalia/Ita.

Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, durante il question time alla Camera. "Siamo in attesa, spero che sia una questione di ore, della decisione finale della Commissione Ue che contiene gli elementi sulla base dei quali l'amministrazione straordinaria si sta muovendo".

"Le decisioni della Commissione Ue sono del tutto eccezionali rispetto alla normativa comunitaria e nazionale che impedisce allo Stato di costituire una societá interamente pubblica per operare nel mercato. In questo caso, la deroga è stata concessa subordinatamente al rispetto di determinate condizioni la prima tra tutte e fondamentale è la discontinuitá aziendale", in base alla quale "il Mise e la sua amministrazione straordinaria si occupano di Alitalia mentre il Mef è l'azionista di una societá totalmente nuova, Ita, che non deve avere alcuna forma di continuitá con la precedente. Questo vale per tutto l'aviation e per il personale".

In sostanza, ha spiegato Giorgetti, "questa nuova societá del Mef, Ita, nasce in una prospettiva di economicitá di esercizio" pur sapendo che "non può essere assicurata perchè il settore del trasporto aereo è particolarmente complicato e il pareggio, talvolta, è un miraggio, tanto piú in un momento come quello della pandemia", ha proseguito il ministro della Lega.

"Nessuno ha la sfera di cristallo ma almeno sulla carta la nuova societá deve nascere con criteri di economicitá e le scelte manageriali rispondono a questi dettami", ha puntualizzato. Il Governo sa benissimo che "è un passaggio molto delicato e molto complicato ma l'alternativa era semplicemente una: il fallimento non ancora del tutto scongiurato perchè gli aiuti di Stato deliberati da questo Parlamento e consentiti dal Governo sono oggetto di una decisione pendente. E anche in questo caso potrebbe compromettere l'operazione. La rotta è obbligata cerchiamo di conseguirla nel miglior modo possibile", ha assicurato Giorgetti.

Per quanto riguarda il capitolo assunzioni, "la gestione e il contenuto dei nuovi rapporti di lavoro attengono a scelte manageriali che prescindono dall'intervento e dal controllo del Ministero dello Sviluppo Economico, al pari del piano industriale della nuova societá partecipata dal Mef", ha chiarito il ministro.

Intanto, Ita ha convocato i sindacati nel pomeriggio per raggiungere un accordo su personale e contratto. Unitariamente i sindacati Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo hanno inviato una proposta a Ita per condividere le condizioni piú idonee per salvaguardare da un lato diritti e interessi legittimi delle lavoratrici e dei lavoratori che passeranno alle dipendenze della nuova societá e dall'altro dare alla stessa compagnia le migliori condizioni di partenza.

Per Filt, "serve il rinnovo della cassa integrazione fino al 2025 e un ravvedimento sul piano industriale per assumere piú persone e sull'adesione al contratto nazionale ma soprattutto rifiutiamo azioni unilaterali", afferma Fabrizio Cuscito, segretario nazionale Filt, in assemblea a Fiumicino. "Ci auguriamo che Ita capisca che per lavorare e trovare soluzioni bisogna condividerle e trovarle insieme in maniera serena e costruttiva ma in questo momento ci è impedito", conclude.

Fit-Cisl parla invece di "una dura trattativa con Ita" ma confida "in un suo esito positivo", dichiara Stefano Di Cesare, responsabile nazionale piloti Fit-Cisl. "Il nostro obiettivo resta quello di salvaguardare tutti i livelli occupazionali dei dipendenti e la loro professionalitá basata sul possesso delle certificazioni e abilitazioni propedeutiche allo svolgimento delle attivitá aeronautiche. Nel frattempo - prosegue - è necessario un intervento urgente del Governo: è infatti evidente che Ita non può fare tutto da sola. L'obiettivo dell'Esecutivo deve essere rimuovere gli ostacoli di ogni genere che penalizzano le compagnie aeree italiane sul mercato nazionale e internazionale in modo da consentire una competizione con medesime regole e, conseguentemente, leale".

Intanto, prosegue l'epansione di Ryanair sul mercato italiano con il lancio di 5 nuove rotte dagli aeroporti di Roma Ciampino e Fiumicino per Agadir, Amman, Fez, Riga e Tallinn da ottobre e l'assunzione di oltre 800 nuovi posti di lavoro per piloti, personale di cabina e ingegneri questo inverno, mentre si prepara alla crescita post-Covid nell'estate 2022.

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pev eva.palumbo@mfdowjones.it

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September 08, 2021 12:01 ET (16:01 GMT)