ROMA (MF-DJ)--Delta Airlines non ci sta e promette battaglia sul fronte Ita, Italia Trasporto Aereo Spa, dopo la manifestazione d'interesse del tandem Msc-Lufthansa.

Lo scrive Il Messaggero spiegando che il vettore di Atlanta, che giá si sarebbe fatto sentire ai piani alti del Tesoro e a Palazzo Chigi, ritiene la procedura proposta da Msc e Lufthansa non corretta. Striderebbe con le regole che prevedono, in caso di privatizzazione, una data room aperta a tutti, con un bando trasparente, così come annunciato del resto dal presidente esecutivo di Ita Airways.

Gli americani, non si sa se per tattica o perchè davvero intendono rilanciare, contestano anche un altro punto: il fatto che Msc e Lufthansa abbiano chiesto l'esclusiva senza avanzare una offerta vincolante. Al di lá delle tecnicalitá, secondo molto esperti del settore questa scelta procedurale non darebbe accesso a un percorso privilegiato. La compagnia americana sembra orientata a ostacolare l'operazione, anche se probabilmente ha indugiato un pò troppo in questi mesi.

Anche Air France-Klm prova a disturbare Msc e Lufthansa nell'assalto a Ita Airways. Ma il governo resiste alle sirene francesi e punta a concludere la cessione di Ita a Msc e Lufthansa giá entro il 30 marzo. Questa tempistica, scrive La Repubblica, farebbe risparmiare 400 milioni allo Stato.

A vent'anni dall'alleanza tra Alitalia e Air France in SkyTeam, la nuova compagnia aerea nazionale Ita si prepara a cambiare cavallo sposando Lufthansa, insieme a Msc. La novitá preoccupa i francesi che chiederanno l'accesso alla data room di Ita per visionare le informazioni riservate. In veritá, Air France deve ancora restituire 3,5 miliardi dei 4 che lo Stato ha garantito durante la pandemia, come aiuti. Dunque non può comprare Ita perchè l'Europa lo vieta. Ma il veto potrebbe cadere nei prossimi mesi. In ogni caso, il governo Draghi sembra privilegiare la richiesta di Lufthansa e Msc di un accesso in esclusiva alla data room per 90 giorni, presupposto per una trattativa chiusa ad altri compratori.

Il governo ha anche una discreta fretta. Al momento, il ministero dell'Economia ha speso 20 milioni di euro per permettere a Ita di accendere la luce nei suoi nuovi uffici. Un assegno di 700 milioni è stato aggiunto per l'avviamento operativo del vettore aereo. Il 30 marzo 2022, l'Economia dovrá fare un'iniezione di altri 400 milioni. Se per quella data Lufthansa e Msc avessero preso il timone di Ita, l'onere di rifinanziare la compagnia italiana ricadrebbe su di loro, sui compratori.

Perchè l'operazione proceda veloce, il governo ha ben chiare le mosse da fare. Intanto non verrá creata una nuova scatola societaria (una newco) controllata da Msc come socio di maggioranza, e partecipata sia da Lufhtansa sia dall'Economia, con una quota di minoranza. Mettere in piedi una newco farebbe perdere tempo. Meglio aprire a Msc e Lufthansa le porte dell'attuale societá proprietaria di Ita.

In caso di accordo definitivo sull'acquisizione, il governo, Ita, Msc e Lufthansa chiederanno poi agli "arbitri" di pronunciarsi il prima possibile: l'operazione dovrá essere notificata alla Commissione Ue e alle Autoritá Antitrust di tutti i Paesi interessati, a partire dall'Italia. Ora, Ita è una piccola compagnia per fatturato, flotta e persone imbarcate dunque la sua cessione a Msc e Lufthansa non minaccia la concorrenza. Ma la Commissione Ue e le Autoritá Antitrust dovranno comunque valutare l'impatto della cessione sui "mercati rilevanti": trasporto passeggeri e merci (il cargo), e charter. A volte, gli esami Antitrust prendono settimane. Per superare lo sbarramento piú rapidamente, sia Msc sia il ministero dell'Economia hanno una strategia.

Msc non comprerá la maggioranza di Ita con la capogruppo, che ha sede legale in Svizzera e può avere problemi a conquistare il 51% di una compagnia comunitaria. Probabilmente -rivela una banca d'affari al quotidiano- metterá in campo una sua controllata europea. Il ministero dell'Economia si accontenterá infine di una quota limitata nella nuova Ita che guadagnerá così il profilo di una societá privata a tutto tondo, capace di stare sul mercato senza aiuti pubblici.

pev/vs


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January 28, 2022 05:00 ET (10:00 GMT)