ROMA (MF-DJ)--Nessuna richiesta da Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways, all'amministratore delegato Fabio Lazzerini di abbandonare l'azienda. Ita Airways smentisce categoricamente i rumors di stampa che sono "senza fondamento. Sono tutte sciocchezze".

Lo precisa la società interpellata da Mf Dow Jones News dopo le notizie secondo cui Alfredo Altavilla, presidente esecutivo di Ita Airways, avrebbe sondato la disponibilitá dell'amministratore delegato Fabio Lazzerini ad abbandonare l'azienda, ma poichè il manager gode ancora della fiducia del ministero dell'Economia, azionista unico di Ita Airways, resterá al suo posto, almeno per ora.

"Non commentiamo indiscrezioni di stampa, men che meno questi argomenti di corporate governance. Sono tutte notizie infondate", conclude il portavoce.

La Repubblica riporta che Ita Airways, la nuova compagnia di bandiera nazionale, ha due comandanti in cabina di pilotaggio. Lazzerini è l'amministratore delegato, certo. Altavilla però non è un presidente di rappresentanza. Non sta lì solo per tagliare i nastri. È un presidente esecutivo con deleghe rilevanti (su strategie e finanza).

La guida a due teste può funzionare, a volte. Ma può anche non funzionare, soprattutto quando si tratta di aerei. E Altavilla si è convinto che Ita Airways avrebbe bisogno di un assetto piú tradizionale. Per questo ha prospettato a Lazzerini di lasciare. A quel punto, con l'abbandono di Lazzerini, il Ministero dell'Economia avrebbe potuto anche correggere la governance della compagnia aerea. In linea teorica, niente impedisce di concentrare tutti i poteri sostanziali in un unico manager (che sarebbe sia amministratore delegato sia presidente della societá) lasciando la mansioni operative a un semplice direttore generale, piú in basso nella gerarchia aziendale.

Quando un amministratore delegato lascia l'azienda senza colpa alcuna, come sarebbe per Fabio Lazzerini, l'impresa è solita garantirgli una buonuscita milionaria, di quelle che ti cambiano la vita. E un'offerta economica è stata valutata da Lazzerini, in via informale. Poi Lazzerini, per quanto convinto che la guida a due teste non vada bene, ha contattato il ministero dell'Economia, proprietario di Ita Airways. Il ministero è stato prudente. Ha dato atto al manager di aver fatto bene il lavoro di amministratore delegato. La fiducia nel suo operato, dunque, c'è ancora.

D'altra parte -se Altavilla è un manager solido, con i suoi trascorsi in Fiat- Lazzerini è un conoscitore del trasporto aereo. Qualificano il suo curriculum le esperienze come chief business officer in Alitalia (dal 2017 al 2020) e soprattutto come direttore generale in Emirates (dal 2013 al 2017).

Il governo, peraltro, non vede bene una crisi al vertice di Ita Airways per almeno quattro ragioni. Il Paese vive settimane difficili e Palazzo Chigi è concentrato sul contrasto alla pandemia. Siamo, inoltre, alla vigilia dell'elezione del Presidente della Repubblica. Le trattative stanno impegnando al massimo i partiti, che non sentono il bisogno di aggiungere problemi a problemi. Ita Airways, infine, sta cercando un partner internazionale tra Delta Airlines, Lufthansa e Air France-Klm. Le trattative -che sono giá entrate nel vivo- si chiuderanno entro giugno 2022. Cambiare la linea di comando in questo momento, e a soli tre mesi dal decollo operativo della compagnia italiana del 15 ottobre 2021, può essere una cattiva idea.

Il prossimo 30 gennaio, infine, il cda di Ita Airways è chiamato ad aggiornare il piano industriale anche alla luce del calo di passeggeri, effetto del Covid. In questo scenario, Lazzerini prende tempo. Una settimana fa, durante l'audizione davanti ai deputati della Commissione Trasporti, Lazzerini e Altavilla hanno fatto gioco di squadra dando l'impressione che il rapporto personale sia ancora saldo. Come è inalterato il tentativo di fare il bene di Ita Airways, nonostante tutto.

pev

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January 20, 2022 05:02 ET (10:02 GMT)