ROMA (MF-DJ)--Una spada di Damocle che prosciuga le risorse e che

necessita di un intervento europeo. Queste le parole usate dalla premier

Giorgia Meloni per descrivere il caro-energia che sta mettendo a dura

prova famiglie e imprese.

Il caro-energia è una "spada di Damocle che drena le risorse. Gli

interventi per calmierare ci costano circa 5 miliardi di euro al mese", ha detto Meloni intervenendo all'assemblea dell'Anci riunita a Bergamo.

"Stiamo studiando le proposte arrivate, ma senza un intervento della

Commissione europea sará difficile continuare a far fronte a questi

costi", ha poi ribadito la premier. "Il governo è nato in un periodo

particolare, ci sono delle scadenze molto complesse, stiamo lavorando al

massimo della velocitá che ci è consentita", ha garantito Meloni.

Dal punto di vista delle riforme, l'esecutivo va avanti su

"presidenzialismo e autonomia differenziata". Per Meloni "c'è bisogno di

una nuova stagione di riforme e il nostro lavoro intende muoversi nel

solco della Costituzione". Parlando dell'autonomia differenziata, Meloni

ha precisato che questo varrá anche per quanto attiene l'articolo 119

della Costituzione che prevede "il riequilibrio della coesione economica e sociale. Su questo siamo chiari". La premier ha poi sottolineato come "i problemi che alcuni paventano altro non sono che il riflesso della

situazione esistente. Noi intendiamo muoverci nella direzione indicata da

Decaro". Per Meloni la "maggiore autonomia delle regioni non significa

creare disparitá tra i cittadini", ma "consentire alle regioni che sono

piú indietro di recuperare".

La presidente del Consiglio ha infine parlato del Pnrr definendolo come "una straordinaria opportunitá per modernizzare l'Italia". In

quest'ottica, "è fondamentale il ruolo degli enti locali e il

governo è pronto a fare tutto il possibile affinchè i Comuni possano

lavorare al meglio", ha proseguito Meloni sottolineando che "il governo ha immediatamente riattivato la cabina di regia, dai primi incontri con le amministrazioni è emersa la necessitá di un maggior coordinamento".

Pertanto, "c'è bisogno di un lavoro di squadra e la semplificazione delle

procedure è una prioritá assoluta. Completati i lavori avremmo la sfida

di mettere i comuni nelle condizioni di gestire i servizi, e questo non

vale solo per il Pnrr, vale anche per le altre risorse e penso ai Fondi di Coesione". Proprio con questo obiettivo "dobbiamo verificare con l'Ue le misure piú idonee per aggiornare il Pnrr", ha concluso.

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MF-DJ NEWS

2415:00 nov 2022


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November 24, 2022 09:01 ET (14:01 GMT)