ROMA (MF-DJ)--C'è un filo diretto che in queste ore lega Giorgia Meloni a Roberto Cingolani ed è quello legato alla partita giocata in Europa sulla necessità di imporre un tetto al prezzo del gas. Il Consiglio Ue dei capi di governo previsto a Praga da giovedì dovrà affrontare la questione ma una cosa è certa: non ci sarà alcun via libera al price cap.
Il tetto Ue al prezzo del gas non arriverà nemmeno al Consiglio di Bruxelles in programma il 20 ottobre, ma a Palazzo Chigi si ritiene che, nonostante le difficoltá di queste settimane, alla fine l'obiettivo potrebbe essere raggiunto. Insomma, il bersaglio verrá in un modo o nell'altro centrato, anche se è evidente che la tempistica è tutto, visto che la crisi morde.
Meloni segue il dossier grazie al canale diretto con Draghi e Cingolani. Una circostanza che, precisa la leader, non rappresenta certo uno scandalo. "Leggo che sono diventata draghiana. Ma chi cerca di organizzare una transizione ordinata - nel rispetto delle istituzioni - fa una cosa normale, non un inciucio", ha detto ieri sera la leader di Fdi uscendo dalla Camera. È prioritario "non creare alcuna frattura tra l'attuale governo e quello che verrá e "chiarire le rispettive responsabilitá. I documenti che arriveranno a Bruxelles saranno il frutto
del lavoro dell'esecutivo ora in carica", ha aggiunto Meloni. Oggi, insomma, è Draghi a gestire in prima battuta la partita. Dopo il
Consiglio del 20 ottobre, a cui parteciperá l'ex banchiere, spetterá
invece al governo Meloni lottare per il price cap. E sará allora che
dovrá decidere a quale sponda affidarsi.
Il titolare della Transizione ecologica, in ogni caso, aggiorna costantemente Meloni e la rassicura sul percorso, ma nella bozza di conclusioni del summit il tema viene soltanto menzionato. Nel testo i leader invitano la Commissione a studiare con urgenza "le azioni per sviluppare una road map per i mesi a venire". Tra queste, una soluzione praticabile per "ridurre i prezzi attraverso un price cap".
Il nodo, come al solito, resta Berlino. I dubbi del cancelliere Olaf
Scholz sono concentrati su un punto di principio: in carenza di metano,
considera rischioso affidare all'Europa un tetto al prezzo. Eppure, nel governo italiano resta la convinzione che quella tedesca sia
una resistenza tecnica e non politica. E che, dunque, sia alla fine
superabile. Molto dipenderá da quanto accadrá nelle prossime settimane.
E sará legato al livello di sofferenza delle filiere tedesche,
interconnesse con l'Italia, che a loro volta soffrono enormemente la crisi del gas.
alu
fine
MF-DJ NEWS
0411:02 ott 2022
(END) Dow Jones Newswires
October 04, 2022 05:02 ET (09:02 GMT)