MILANO (MF-DJ)--E' proseguito anche oggi il sentiment negativo sui mercati con Milano che a fine giornata cede il 2,4% a 20352 punti dopo un minimo intraday a 20183 punti.

Il nostro indice principale quindi ha completamento azzerato il 'mini rimbalzo' (che aveva portato ad un massimo recente in area 23 mila punti verso metá agosto) iniziato dal precedente minimo toccato lo scorso 14 luglio a quota 20420 punti.

Gabriel Debach, market analyst di eToro, segnala che "finita la sbornia elezioni e dei benefici del settore bancario, i quali hanno trainato i rialzi dell'indice milanese, il Ftse Mib scende a circa 20410 punti, ovvero sui minimi di 22 mesi, da novembre 2020. Il rendimento da inizio anno ora si assesta a circa -26%, con Piazza Affari che continua ad indossare la maglia nera tre le principali piazze finanziarie europee".

"Con le preoccupazioni degli investitori incentrate sul rallentamento economico, su un'inflazione che stenta a mostrare segnali di rallentamento (in attesa della lettura italiana di domani l'inflazione al consumo in Germania per il mese di settembre ha superato le aspettative ed è salita ai massimi dalla riunificazione del Paese a valori a doppia cifra, 10%), su nuovi rialzi della Bce, sui livelli di indebitamento dei Paesi così come sulla loro gestione ed infine con le nuove tensione sul fronte russo, tra sabotaggi, referendum e nuove sanzioni i fragili listini europei proseguono la loro inesorabile correzione".

"A Milano forti vendite su tutti i settori, con la tecnologia e i ciclici a guidare i ribassi e i settori difensivi a contenere le perdite. Strada in salita per il nuovo governo, il quale è stato illuso dai rialzi di lunedì, ovvero post vittoria nel suo primo giorno di contrattazione", conclude Debach.

Matteo Ramenghi, Chief Investment Office di Ubs WM in Italia, nota infine che "sui mercati scarseggia l'ottimismo e gli investitori sono posizionati prevalentemente per scenari negativi; uno sviluppo positivo inatteso (per esempio, una tregua in Ucraina o un dato sull'inflazione migliore delle aspettative) porterebbe a un rapido recupero dei listini, un po come successo lo scorso luglio. Per questo siamo dell'idea che convenga rimanere investiti con unposizionamento neutrale sull'azionario (in linea quindi con l'asset allocation strategica di ciascun investitore) privilegiando le aree piú difensive come i titoli cosiddetti value, che presentano valutazioni contenute, e quelli che distribuiscono buoni dividendi, oltre a settori come la farmaceutica e i beni di prima necessitá".

fus

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September 29, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)