ROMA (MF-DJ)--Il controllo sugli appalti deve restare in capo all'Anac. A sostenerlo è il presidente dell'Autoritá nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, in un'intervista al "Corriere della Sera".
"Non credo che il codice degli appalti possa essere riscritto completamente, come si legge, perchè in gran parte è l'attuazione di una direttiva europea", afferma Busia in merito alle indiscrezioni sulla semplificazione del codice appalti che dovrebbe essere contenuta in un disegno di legge da varare entro l'anno.
Il Governo sembra orientato a ridimensionare il ruolo dell'Anac, non
nella prevenzione della corruzione ma come regolatore dei contratti
pubblici, mentre Busia sottolinea che il ruolo dell'Autoritá è anche quello di regolatore. "Noi nasciamo dalla fusione con l'Autoritá di vigilanza dei contratti pubblici - spiega -, la quale deve applicare le direttive europee. Siamo l'autoritá che garantisce la concorrenza dei contratti pubblici. E la concorrenza è ciò che serve perchè le imprese migliori possano crescere".
Molti imprenditori lamentano che i controlli preventivi dell'Anac su
eventuali casi di corruzione rallentano gli investimenti. "Quel che
registro io dagli imprenditori - spiega Busia - è il timore che gli
affidamenti diretti da parte delle amministrazioni diventino un ostacolo
alla concorrenza. E in effetti l'aver alzato a 139 mila euro la soglia per gli affidamenti diretti, in particolare per servizi e forniture, come si fa con il decreto Semplificazioni, rischia di penalizzare troppo la
concorrenza".
gug
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July 27, 2021 05:01 ET (09:01 GMT)