MILANO (MF-DJ)--Gli indicatori dello stato di salute delle banche italiane restano positivi. Nel 2023 e nel 2024 la redditività delle banche dovrebbe rimanere positiva ma la crescita del margine di interesse potrebbe essere inferiore alle attese. Resta basso e si attesta intorno all'1% dei finanziamenti il flusso dei nuovi prestiti deteriorati. Alcuni settori, tuttavia, restano particolarmente esposti ai rincari dell'energia. Tanto che sono in corso approfondimenti di Vigilanza sui profili di credito e di liquidità. D'altronde, già dalla scorsa estate, è iniziato il calo dei depositi di famiglie e imprese.

E' stato questo, in estrema sintesi, il cuore del discorso del Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sul settore bancario in occasione del 29imo Congresso Assiom Forex.

"Nonostante il rallentamento ciclico, i principali indicatori dello stato di salute del sistema bancario italiano restano nel complesso positivi. La qualitá del credito si mantiene buona: lo scorso settembre l'incidenza dei prestiti deteriorati al netto delle rettifiche di valore era pari all'1,5%; per le banche significative essa è sostanzialmente in linea, all'1,2%, con quella media dei paesi che aderiscono all'Unione bancaria", ha spiegato Visco.

L'altra buona notizia è che resta basso, intorno all'1% dei finanziamenti, il flusso di nuovi prestiti deteriorati. I margini di liquiditá si sono lievemente ridotti a seguito dei primi rimborsi delle operazioni mirate di rifinanziamento a piú lungo termine (Tltro) ma rimangono ampiamente al di sopra dei minimi regolamentari.

Nel 2023 e nel 2024 la redditività dovrebbe rimanere positiva. "Quest'anno e il prossimo la redditività bancaria dovrebbe comunque rimanere positiva per il complesso degli intermediari, anche se potrebbe crescere il numero di quelli che registreranno perdite, che seguiremo con particolare attenzione", ha aggiunto Visco.

"Queste indicazioni sono coerenti con le attese formulate nel mercato", ha precisato Visco, aggiungendo che "dalla scorsa estate, in concomitanza con l'avvio della fase di aumento dei tassi da parte della Bce, i principali analisti hanno rivisto al rialzo le aspettative di redditivitá a un anno per i maggiori otto gruppi bancari italiani quotati".

"Secondo i dati piú recenti, per quest'anno e per il 2024 viene

previsto un Roe in media vicino all'8%; tre gruppi registrerebbero una

redditivitá prossima o superiore al 9%, nessuno dovrebbe chiudere

l'esercizio in perdita", ha precisato il Governatore.

Già dalla scorsa estate - aggiunge Visco - i depositi a vista di famiglie e imprese hanno iniziato a diminuire, coerentemente con il tentativo dei depositanti di salvaguardare il potere di acquisto dei propri risparmi, anche se non si è ancora assistito a un significativo rialzo dei rendimenti offerti dalle banche su questa forma di provvista.

Infine, ha spiegato ancora, "se la congiuntura dovesse rivelarsi piú

sfavorevole di quanto previsto, la qualitá dei prestiti ne risentirebbe,

determinando una maggiore incidenza delle perdite su crediti".

Come detto la crescita del margine di interesse potrebbe essere

inferiore alle attese qualora la trasmissione dell'aumento dei tassi di

mercato a quelli relativi alle passività delle banche fosse più rapida

rispetto al passato. "Il costo della raccolta potrebbe inoltre risentire

della ricomposizione della provvista a favore di strumenti relativamente

piú onerosi, come i depositi a termine o le obbligazioni".

La Vigilanza, in questa fase delicata, sta prestando particolarmente attenzione ad alcune aree su cui è partito un monitoraggio. "La Vigilanza sta conducendo approfondimenti tematici con riferimento ai profili di credito, di liquiditá e di rifinanziamento. Continua la valutazione della qualitá dei prestiti che hanno beneficiato delle misure di sostegno varate durante la crisi pandemica", ha aggiunto il Governatore. Particolare attenzione è rivolta anche alla mitigazione dei rischi informatici.

Infine è in via di conclusione il processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep) per le banche meno significative che Bankitalia vigila direttamente, con il quale stabiliremo per ciascun intermediario i requisiti di capitale di secondo pilastro da rispettare quest'anno.

"Anche a seguito dell'eccezionale incertezza che caratterizza l'evoluzione del quadro congiunturale", ha aggiunto il Governatore, "i requisiti saranno fissati su livelli piú elevati rispetto al passato, colmando quasi completamente il divario fino a oggi esistente con quelli stabiliti per le banche significative", ha concluso.

Claudia.cervini@mfdowjones.it

cce

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0413:05 feb 2023


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