MILANO (MF-DJ)--Il voto in Georgia di oggi per due seggi al Senato Usa
è una tappa cruciale per la Bidenomics. E' quanto evidenzia Keith Wade,
Chief Economist e Strategist di Schroders, in un'intervista concessa a
MF-Dowjones.
Domanda: Quale sará l'impatto della Bidenomics e quali delle misure
annunciate durante la campagna elettorale potranno potenzialmente essere
adottate? Quale sará il loro impatto prevedibile?
Risposta: Tutto dipende dal voto in Georgia. Nel caso in cui i
Democratici dovessero conquistare i due seggi al Senato, il nuovo
Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, avrá il controllo del Congresso
e vedremo piú stimolo. Probabilmente ci sarebbero una legge significativa
sulle infrastrutture (2 trilioni usd, con un focus sull'energia pulita) e
cambiamenti alle tasse per una redistribuzione del reddito verso gli
stipendi piú bassi, con maggiori tasse sulle corporation. Tali misure
sosterrebbero la crescita negli Usa di uno 0,5% nel 2021 e nel 2022.
D.: Nel complesso, quali sono le vostre attese in termini di crescita
del Pil per gli Usa, il Regno Unito e l'Eurozona?
R.: Stimiamo che il 2020 si sia chiuso con un -3,6% per gli Usa, un
-11,3% per il Regno Unito e un -7,1% per l'Eurozona. Quanto al 2021,
prevediamo un +3,8% per gli Stati Uniti e un +5% per le altre due aree,
mentre per il 2022 le attese sono poste a +3,5%, +4,5% e +4,1%.
D.: C'è un forte consenso positivo sull'azionario per il 2021: c'è
rischio di una eccessiva compiacenza?
R.: Preoccupa quando c'è un tale consenso e ci deve essere un rischio
che gli investitori abbiano prezzato la perfezione: un forte rimbalzo
della crescita senza inflazione e Banche Centrali che tengono i tassi
prossimi allo zero. Qualsiasi cosa che metta a rischio questo farebbe
sembrare i mercati compiacenti.
D.: Ad esempio?
R.: Le Banche Centrali potrebbero accennare alla fine della politica
monetaria ultra-accomodante con il rafforzarsi della ripresa, portando a
una replica del taper tantrum dal 2013. In alternativa, se ci fossero
dubbi sull'efficacia dei vaccini i mercati potrebbero registrare uno
storno.
D.: Vedete rischi al rialzo per l'inflazione?
R.: L'inflazione è piuttosto bassa ovunque al momento, sia sul fronte
headline sia sul fronte core. In parte potrebbe distendersi, perchè
l'effetto base della caduta dei prezzi dell'energia e in alcuni Paesi dei
tagli alle tasse temporanei si allenta. Il rischio maggiore viene
dall'aumento della crescita dei risparmi privati nei conti bancari. La mia visione è che questo si ridurrá gradualmente - visto che per la maggior parte l'aumento è concentrato nella parte alta della distribuzione del reddito, che tende al margine a risparmiare invece che a spendere - piuttosto che creare un aumento della domanda e maggior inflazione".
D.: Tassi bassi piú a lungo: un rischio per le banche?
R.: Sì, tassi bassi piú a lungo non sono un buon outlook per le
banche, che contano su tassi piú alti e in molti casi su una pendenza al
rialzo della curva dei rendimenti per fare soldi. Ad ogni modo, i tassi
bassi aiutano le societá ed evitano un aumento dei non performing loan.
Il pericolo è che le banche finiscano per concedere prestiti ad aziende
'zombie' che semplicemente collasserebbero se i tassi dovessero aumentare.
D.: La Bce non ha strumenti per affrontare la forza dell'euro?
R.: La Bce ha degli strumenti, ma li ha di fatto esauriti. I tassi di
interesse sono giá negativi e i programmi di acquisto di asset a pieno
regime. Il problema è piú globale: il dollaro si sta finalmente
indebolendo e continuerá a farlo con la Fed che mantiene la politica
accomodante. L'accordo per la Brexit e una sterlina piú solida possono
aiutare su base ponderata, ma vediamo ancora un ulteriore apprezzamento
complessivo dell'euro nei prossimi mesi.
pl
(Fine)
MF-DJ NEWS
0519:00 gen 2021
(END) Dow Jones Newswires
January 05, 2021 13:03 ET (18:03 GMT)