MILANO (MF-DJ)--L'azionario consolida (Milano +0,95%) dopo il rimbalzo di ieri in attesa della Fed.

Il focus quest'oggi è sulla "decisione della Fed", che verrá resa nota alle 20h00, mentre" sullo sfondo "resta l'incertezza collegata a Evergrande", sottolinea Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets.

"Sembra che ci sia una sorta di accettazione del fatto che il fallimento" del colosso immobiliare cinese Evergrande "sia piú una questione di quando e non di se e la vera domanda è come verrá gestito", segnala l'esperto.

Con Pechino riluttante ad intervenire con un salvataggio, lo scenario migliore per gli investitori obbligazionari di Evergrande è una ristrutturazione del suo debito, sottolinea Althea Spinozzi, Senior Fixed Income Strategist per BGSaxo, aggiungendo che "anche una liquidazione potrebbe essere un'opzione, ma sarebbe un processo molto piú lungo. Un default di Evergrande rappresenta una grave minaccia per il mercato immobiliare cinese e le banche piú piccole. Tuttavia, ci aspettiamo che sia limitato al mercato cinese".

In Asia l'azionario è stato in modesto calo dopo il ritorno agli scambi dei mercati della Cina continentale dopo le festivitá, "suggerendo che il sentiment potrebbe essersi stabilizzato, mentre la Bank of Japan ha confermato la politica monetaria", ricorda Hewson.

Quanto alla Fed, per l'esperto "la tempistica del tapering", la riduzione di acquisti, "resta una questione di quando e non di se. In altre parole, dicembre o oltre. L'attenzione sará poi catalizzata dalla 'dot plot' per determinare se altri membri della Banca hanno spostato le loro attese sul primo aumento dei tassi di interesse".

Nel meeting di giugno, ricorda Hewson, "c'erano 7 dot che indicavano un aumento dei tassi nel 2022 e un incremento potrebbe essere visto come 'falco' e potrebbe anche segnalare un tapering piú veloce. Un movimento opposto sarebbe ovviamente un segnale 'colomba'".

"I mercati attendono ulteriori indicazioni sui tempi e sul ritmo del tapering. Ci aspettiamo che la Fed continui a usare toni cauti per non spaventare gli investitori", sottolinea Mark Haefele, Chief Investment Officer Global Wealth Management di Ubs.

Nel frattempo, "continuiamo a nutrire fiducia nella componente strutturale della crescita, in particolare in Europa, dato che i piani fiscali e le elezioni tedesche potrebbero aumentare il momentum nei prossimi mesi. Inoltre, l'inflazione potrebbe rimanere relativamente elevata; se ciò accade, crediamo che i tassi a lungo termine dovrebbero crescere, in particolare negli Usa, dove restano da attuare i piani di Biden. Storicamente, tale contesto favorisce il settore value nonchè i titoli europei e giapponesi, che dovrebbero sovraperformare quelli Usa. A nostro avviso le small-cap potrebbero recuperare terreno grazie alle riaperture dei prossimi mesi, dato che sono rimaste indietro rispetto alle controparti", afferma Nadege Dufossè, Head of Cross Asset Strategy di Candriam.

"Rimaniamo vigili sui cambiamenti in ambito sociale e verso un'economia piú verde ed equa, che eserciteranno un impatto duraturo sui mercati, influenzando le scelte degli investitori e i margini societari, in base alla rispettiva capacitá di adeguamento. Siamo neutrali sulle azioni nelle prossime settimane, ma pronti a cogliere opportunitá in caso di correzione. Per quanto riguarda le obbligazioni, rimaniamo sottopesati sui titoli di Stato, che potrebbero avere toccato il fondo questa estate. Il contesto dovrebbe favorire il settore value, le azioni non Usa, europee e giapponesi in particolare. Manteniamo un approccio positivo su alcuni mercati emergenti, sulle azioni cinesi di classe A (orientate al mercato interno) che potrebbero beneficiare di un certo allentamento delle politiche, sui titoli dell'America Latina a fronte della riapertura e sulle small cap che di recente hanno arrancato", conclude Dufossè.

pl

(END) Dow Jones Newswires

September 22, 2021 09:02 ET (13:02 GMT)