MILANO (MF-DJ)--L'azionario consolida il rimbalzo di ieri: in attesa della Fed, Milano ha segnato un +1,44%.
Il focus quest'oggi è sulla "decisione della Fed", che verrá resa nota
alle 20h00, mentre" sullo sfondo "resta l'incertezza collegata a
Evergrande", sottolinea Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC
Markets.
"Sembra che ci sia una sorta di accettazione del fatto che il
fallimento" del colosso immobiliare cinese Evergrande "sia piú una
questione di quando e non di se e la vera domanda è come verrá gestito",
segnala l'esperto.
Con Pechino riluttante ad intervenire con un salvataggio, lo scenario
migliore per gli investitori obbligazionari di Evergrande è una
ristrutturazione del suo debito, sottolinea Althea Spinozzi, Senior Fixed
Income Strategist per BGSaxo, aggiungendo che "anche una liquidazione
potrebbe essere un'opzione, ma sarebbe un processo molto piú lungo. Un
default di Evergrande rappresenta una grave minaccia per il mercato
immobiliare cinese e le banche piú piccole. Tuttavia, ci aspettiamo che
sia limitato al mercato cinese".
In Asia l'azionario è stato in modesto calo dopo il ritorno agli scambi
dei mercati della Cina continentale dopo le festivitá, "suggerendo che il
sentiment potrebbe essersi stabilizzato, mentre la Bank of Japan ha
confermato la politica monetaria", ricorda Hewson.
Quanto alla Fed, per l'esperto "la tempistica del tapering", la
riduzione di acquisti, "resta una questione di quando e non di se. In
altre parole, dicembre o oltre. L'attenzione sará poi catalizzata dalla
'dot plot' per determinare se altri membri della Banca hanno spostato le
loro attese sul primo aumento dei tassi di interesse".
Nel meeting di giugno, ricorda Hewson, "c'erano 7 dot che indicavano un
aumento dei tassi nel 2022 e un incremento potrebbe essere visto come
'falco' e potrebbe anche segnalare un tapering piú veloce. Un movimento
opposto sarebbe ovviamente un segnale 'colomba'".
"I mercati attendono ulteriori indicazioni sui tempi e sul ritmo del
tapering. Ci aspettiamo che la Fed continui a usare toni cauti per non
spaventare gli investitori", sottolinea Mark Haefele, Chief Investment
Officer Global Wealth Management di Ubs.
Nel frattempo, "continuiamo a nutrire fiducia nella componente
strutturale della crescita, in particolare in Europa, dato che i piani
fiscali e le elezioni tedesche potrebbero aumentare il momentum nei
prossimi mesi. Inoltre, l'inflazione potrebbe rimanere relativamente
elevata; se ciò accade, crediamo che i tassi a lungo termine dovrebbero
crescere, in particolare negli Usa, dove restano da attuare i piani di
Biden. Storicamente, tale contesto favorisce il settore value nonchè i
titoli europei e giapponesi, che dovrebbero sovraperformare quelli Usa. A
nostro avviso le small-cap potrebbero recuperare terreno grazie alle
riaperture dei prossimi mesi, dato che sono rimaste indietro rispetto alle controparti", afferma Nadege Dufossè, Head of Cross Asset Strategy di Candriam.
"Rimaniamo vigili sui cambiamenti in ambito sociale e verso un'economia
piú verde ed equa, che eserciteranno un impatto duraturo sui mercati,
influenzando le scelte degli investitori e i margini societari, in base
alla rispettiva capacitá di adeguamento. Siamo neutrali sulle azioni
nelle prossime settimane, ma pronti a cogliere opportunitá in caso di
correzione. Per quanto riguarda le obbligazioni, rimaniamo sottopesati sui titoli di Stato, che potrebbero avere toccato il fondo questa estate. Il contesto dovrebbe favorire il settore value, le azioni non Usa, europee e giapponesi in particolare. Manteniamo un approccio positivo su alcuni mercati emergenti, sulle azioni cinesi di classe A (orientate al mercato interno) che potrebbero beneficiare di un certo allentamento delle politiche, sui titoli dell'America Latina a fronte della riapertura e sulle small cap che di recente hanno arrancato", conclude Dufossè.
pl
(END) Dow Jones Newswires
September 22, 2021 11:51 ET (15:51 GMT)