MILANO (MF-DJ)--Piazza Affari e le altre borse europee proseguono in

cauto rialzo nel pomeriggio con il Ftse Mib che ora sale dello 0,23% e il

Dax dello 0,29%.

L'attenzione degli investitori si concentra infatti sui risultati della

tornata elettorale nel Paese dove i Socialdemocratici della Spd hanno

ottenuto il 25,7% dei voti, battendo con un minimo scarto i

Cristianodemocratici di Angela Merkel, ora guidati da Armin Laschet, scesi al 24,1%.

L'esito delle elezioni è tutto sommato giá scontato dai mercati con

gli elettori tedeschi che hanno mostrato di rifiutare dei cambiamenti

rilevanti nella politica del Paese.

Gli esperti di Rabobank a tal proposito segnalano che le elezioni in

Germania sembrano fino ad ora uno stallo con un lungo periodo di disputa

per la formazione di un Governo - tutto normale per l'Unione Europa. In

ogni caso, la maggioranza ha votato per una sorta 'nothing happens'.

Reto Cueni, Chief Economist Vontobel, nota che "dal punto di vista

economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è che una

potenziale coalizione sinistra-verde-sinistra con SPD, Verdi e Die Linke

non può raggiungere la maggioranza, il che riduce l'incertezza per i

mercati in vista dei negoziati di coalizione".

"Tuttavia, non pensavamo e non pensiamo che i colloqui di coalizione

saranno al centro dell'attenzione dei mercati finanziari, poichè in

entrambi i casi uno degli ex partiti di governo sará il nuovo leader

della coalizione. Vediamo ancora una coalizione 'Semaforo' (SPD, Verdi,

FDP) e una coalizione 'Giamaica' (CDU/CSU, Verdi, FDP) come i risultati

piú probabili, ma anche un'altra versione della Grande coalizione o una

coalizione Kenya (SDP, CDU/CSU, Verdi) è sul tavolo", conclude l'esperto.

Edoardo Fusco Femiano, market analyst di eToro, commentando l'andamento

dei mercati, segnala che nonostante l'aumento della volatilitá si è

messo in luce l'ennesimo segnale di soliditá di un uptrend che non mostra

alcun cedimento.

"Non mancano gli elementi di incertezza: dalle valutazioni del comparto

azionario, alla situazione in Cina, fino alla politica fiscale americana.

Ciononostante, la price action delle ultime settimane sul piano

sostanziale ha evidenziato un lieve aumento della volatilitá e poco

altro", prosegue l'operatore, ricordando che gli indici azionari hanno

recuperato finora il 60% circa del calo recente e ciò significa che il

mercato azionario globale in media scambia sotto i massimi recenti per un

2% circa.

"La storia che viene osservata con maggior attenzione - aggiunge Fusco - è quella delle difficoltá finanziarie di Evergrande. Se il pagamento delle cedole e del debito principale in Yuan non dovrebbe rappresentare un problema, anche in presenza di incapacitá finanziaria strutturale della societá, diverso potrebbe il discorso sulla quota estera in dollari dell'esposizione. Chiaramente, un default parziale sulla quota di obbligazioni denominate in valuta estera potrebbe essere un problema capace di destabilizzare investitori e mercati finanziari. Un altro elemento potenzialmente destabilizzante per gli asset rischiosi, mercati azionari in primis, è la dinamica dei prezzi delle fonti energetiche (WTI, Brent e gas naturale), in costante rialzo, anche per fattori esogeni come la mancanza di autotrasportatori nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Tra i fattori di instabilitá anche i recenti rialzi dei tassi d'interesse sul comparto governativo, con il Treasury Usa a 10 anni arrivato vicino alla soglia dell'1,5%. Tuttavia, è fondamentale non confondere potenziali fattori di instabilitá con segnali di inversione del trend: sotto questo aspetto non stiamo osservando nulla che non si sia giá verificato negli ultimi mesi", conclude l'esperto.

fus

(END) Dow Jones Newswires

September 27, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)