ROMA (MF-DJ)--Il governo salva la raffineria Isab di Priolo, di

proprietá della Lukoil, e assicura la continuità produttiva anche dopo

il via alle sanzioni sul gas russo che scattano il 6 dicembre. Nella tarda serata di ieri, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge di semi-nazionalizzazione facendo leva su misure "a tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici".

Il provvedimento si compone di due parti, coinvolge Invitalia e chiama

in causa il golden power. La raffineria siciliana finirà così in

amministrazione fiduciaria con la nomina di un commissario straordinario. L'amministrazione straordinaria sarà temporanea e durerà 12 mesi. Una scelta che consente al governo di mettere in campo una soluzione

ponte che congela la proprietà russa in attesa di trovare un compratore. Secondo alcune indiscrezioni si sarebbe fatto di nuovo avanti il fondo Usa Crossbridge. Se invece un compratore non si trovasse, si potrebbe procedere con un intervento statale nel capitale, probabilmente tramite Invitalia. Una soluzione che punta a convincere le banche ad aprire il rubinetto per 580 milioni. I sei istituti coinvolti da una decina di giorni, scrive Il Messaggero, sono stati convocati per la terza volta per stasera da remoto. Gli istituti vogliono muoversi con i piedi di

piombo dal punto di vista delle protezioni legali.

Il decreto disciplina il settore "degli idrocarburi in considerazione del carattere emergenziale assunto dalla crisi energetica, ove vengano in rilievo imminenti rischi di continuitá produttiva idonei a recare

pregiudizi all'interesse nazionale, conseguenti a sanzioni imposte

nell'ambito dei rapporti internazionali tra Stati, al fine di garantire,

con ogni mezzo, la sicurezza degli approvvigionamenti, nonchè il

mantenimento, la sicurezza e la operativitá delle reti e degli impianti e

quindi la continuitá produttiva".

Le procedure di amministrazione temporanea con l'intervento d'ufficio

del governo avviene "con decreto interministeriale del Mimit di concerto

con Mef e Mase, in caso di grave e imminente pericolo di pregiudizio

all'interesse nazionale alla sicurezza nell'approvvigionamento

energetico". Viene nominato un commissario ministeriale che può avvalersi

anche di societá a controllo pubblico operante nel medesimo settore e

senza pregiudizio della disciplina in tema di concorrenza (probabilmente

l'Eni). L'amministrazione temporanea è disposta per un periodo di massimo

12 mesi, prorogabile una solo volta fino a ulteriori 12 mesi. La

disposizione ha carattere temporaneo fino al 30 giugno 2023.

L'articolo 2 invece reca misure economiche connesse al golden power. In

particolare "si determinano le procedure con le quali vengono attivate

misure di sostegno della capitalizzazione dell'impresa idonee a consentire un rafforzamento patrimoniale ai fini dell'accesso agli interventi erogati dal patrimonio destinato (Cdp) e al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione della attivitá di impresa (Invitalia) nonchè ai contratti di sviluppo e agli accordi per l'innovazione (Mimit)".

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso "soddisfazione" per l'approvazione di un decreto legge "a tutela dell'interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Una norma con la quale il governo interviene, tra l'altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria Isab di Priolo che impiega con l'indotto circa 10mila persone". Scopo dell'intervento d'urgenza -ha messo in evidenza Meloni- è tutelare "al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l'intera nazione".

Anche i sindacati hanno espresso soddisfazione per il salvataggio di

Lukoil, deliberato ieri dal Consiglio dei ministri. "E' un importante risultato non solo per lo stabilimento di Priolo ma per tutto il territorio, la cui economia e' strettamente connessa alla produttivita' dell'impianto petrolchimico", hanno sottolineato Stefano Trimboli e Alessandro Tripoli, rispettivamente segretario generale Femca Cisl Sicilia e segretario generale Femca Cisl Ragusa Siracusa, aggiungendo che adesso bisogna guardare oltre, "il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e il governo aprano un percorso di dialogo e collaborazione con le parti sociali per il futuro dell'industria in Sicilia".

vs

fine

MF-DJ NEWS

0211:06 dic 2022


(END) Dow Jones Newswires

December 02, 2022 05:07 ET (10:07 GMT)