MILANO (MF-DJ)--Continua la ripresa del mercato auto e a novembre si conferma l'inversione di tendenza. Nel mese, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 119.853 autovetture a fronte delle 104.519 iscrizioni registrate nello stesso mese dell'anno precedente, pari a un aumento del 14,67%.

Con questo dato diffuso oggi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è arrivata un'importante conferma che il mercato dell'auto italiano ha iniziato la risalita dall'abisso in cui era caduto nella prima parte del 2022 piombando ai livelli degli anni '60 del secolo scorso.

Il Centro Studi Promotor nota che col dato di novembre il consuntivo dei primi undici mesi del 2022 tocca quota 1.211.769 riducendo la contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (che a fine luglio era del 20,3%) all'11,6%, ma con ancora un calo del 31,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, cioè rispetto all'anno precedente la pandemia e tutti gli altri accadimenti negativi che l'hanno seguita.

Per ritornare ai livelli ante-crisi, spiega Csp, il cammino non sarà dunque né facile né breve. La tendenza negativa si è però invertita ed è iniziata la risalita. Una conferma dell'inversione di tendenza viene dal fatto che il cambio di intonazione del mercato riguarda anche gli altri paesi dell'Europa Occidentale. La causa della positiva evoluzione del mercato è l'attenuarsi della difficoltà di fornitura di microchip e di altri componenti essenziali per la produzione di auto, che aveva fatto si che alla crisi della domanda si associasse anche una crisi dell'offerta. Se la crisi dell'offerta pare in via di superamento, sulle vendite di auto continuano ad incidere però tutti i fattori che hanno determinato la crisi della domanda e cioè gli effetti della pandemia, le difficoltá economiche che ne sono derivate e le conseguenze della guerra in Ucraina, tra cui anche il ritorno dell'inflazione che interessa e interesserá anche l'automobile.

"I cambiamenti epocali che stanno interessando il mondo della mobilità, con l'evoluzione dell'industria dell'auto e la transizione verso una mobilità sostenibile, richiedono una urgente riflessione su come affrontare la riconversione industriale nel nostro Paese", ha affermato Michele Crisci, presidente dell'Unrae, che sul tema annuncia un incontro con i giornalisti e gli operatori del settore il 13 dicembre a Roma presso Villa Blanc, dove verranno presentati i risultati del nuovo Osservatorio su Auto e Mobilità realizzato dalla Luiss Business School e CARe UniMarconi, di cui l'Unrae è partner.

Nell'incontro con la stampa, oltre a fornire un quadro del mercato e delle sue prospettive, Unrae illustrerà nel dettaglio le proposte dell'Associazione delle Case automobilistiche estere al nuovo Governo.

"Al nuovo esecutivo - sottolinea Crisci - chiederemo interventi urgenti su tre punti cardine: uno stimolo robusto ed efficace al rinnovo di un parco circolante molto anziano e alla diffusione della mobilitá a zero e bassissime emissioni; infrastrutturazione accelerata in tutto il territorio nazionale di punti di ricarica pubblici e privati, con indicazione chiara di tempi, luoghi, tipologie di colonnine da installare e soggetti incaricati agli investimenti; infine, revisione strutturale della fiscalitá privata e aziendale sull'auto".

Per Federauto "il mercato segna il quarto segno positivo consecutivo, per effetto soprattutto di un confronto con novembre 2021 che era stato davvero depresso nei volumi e della recente inclusione del noleggio tra i beneficiari degli ecobonus statali. Tuttavia, i fattori di instabilitá e di incertezza legati alle supply chain, all'inflazione e ai costi energetici non sono ancora superati e si prolungheranno probabilmente per tutto il 2023, su cui tra l'altro spira il rischio di recessione e di ulteriore indebolimento della domanda", nota Adolfo De Stefani Cosentino, presidente ddell'associazione.

claudia.cervini@mfdowjones.it

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0118:42 dic 2022


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