ROMA (MF-DJ)--Ad aprile prosegue la corsa dei prestiti e dei depositi,

mentre calano a marzo le sofferenze nette che tornano sotto i 20 mld.

I prestiti a famiglie e imprese, secondo quanto si legge nel rapporto

mensile dell'Abi, sono pari a 1.314 miliardi di euro, in aumento del 4,2%, in decelerazione rispetto alla dinamica del mese precedente (+4,6%). Il totale prestiti a residenti in Italia si colloca a 1.715,6 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +3,1% (come il mese precedente). I prestiti a residenti in Italia al settore privato sono risultati pari a 1.454 miliardi di euro, in aumento del 3,8% rispetto ad un anno prima.

Positivi la dinamica annua della raccolta bancaria dalla clientela e il

trend dei depositi, mentre resta negativo l'andamento della raccolta da

obbligazioni. La raccolta da clientela del totale delle banche operanti in Italia è pari a 1.970,6 miliardi di euro in crescita del 6,4% rispetto ad un anno prima. I depositi da clientela residente registrano una crescita tendenziale dell'8,4%, con un aumento in valore assoluto su base annua di oltre 136 miliardi di euro, portando l'ammontare dei depositi a 1.756,6 miliardi. La variazione annua delle obbligazioni è negativa e pari al -7,3% (-7,4% il mese precedente). L'ammontare delle obbligazioni è risultato pari a 214 miliardi di euro.

A marzo le sofferenze nette erano pari a 19,9 miliardi di euro, in calo

rispetto ai 20,1 mld di febbraio, ai 26,5 miliardi di marzo 2020 (-6,5

miliardi pari a -24,7%) e ai 31,7 miliardi di marzo 2019 (-11,8 miliardi

pari a -37,1%). La riduzione è stata di 68,9 miliardi (pari a -77,5%)

rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre

2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è

attestato all'1,15% (era 1,53% a marzo 2020, 1,84% a marzo 2019 e 4,89% a

dicembre 2015).

In calo i tassi di interesse sulle consistenze dei prestiti a famiglie e imprese e sulle nuove operazioni. Il tasso sui prestiti in euro alle

famiglie per l'acquisto di abitazioni -che sintetizza l'andamento dei

tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della

composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo- era pari a 1,34% (1,36 % nel mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle

nuove erogazioni di mutui l'85,4% erano mutui a tasso fisso (88, 0% il

mese precedente). Il tasso medio sui nuovi prestiti in euro alle societá

non finanziarie è sceso all'1,18% dall'1,26% del mese precedente (5,48% a

fine 2007). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e

societá non finanziarie è risultato invece pari al 2,22% (2,23% il mese

precedente; 6,16% a fine 2007).

vs/rov

(END) Dow Jones Newswires

May 18, 2021 13:01 ET (17:01 GMT)