ROMA (MF-DJ)--Si allungano i tempi per il ritorno dell'attività d'impresa ai livelli pre-Covid: 16 mesi invece di 15.

E' quanto emerge dall'indagine sulle aspettative di inflazione e crescita condotta da Bankitalia, tra il 25 febbraio e il 19 marzo 2021, presso le imprese italiane dell'industria e dei servizi con almeno 50 addetti.

Nonostante la ripresa delle vendite nel 1* trimestre, spiega Bankitalia, la quota di imprese che dichiara di aver almeno recuperato i livelli di attivitá antecedenti lo scoppio del Covid è rimasta sostanzialmente stabile al 25%, mentre è lievemente aumentata, pur rimanendo contenuta all'8% (+2 punti percentuali), la quota di chi ritiene di non poterli piú raggiungere. Le restanti imprese, pari al 67%, prevedono di poter tornare ai livelli pre-Covid in media tra 16 mesi, circa uno in piú di quanto previsto nella scorsa indagine.

Secondo le imprese, l'incertezza imputabile a fattori economici e politici continua a rappresentare il principale fattore di freno per l'attivitá nei prossimi mesi.

Intanto, migliorano i giudizi delle imprese sul 1* trimestre dell'anno. I giudizi negativi sulla situazione economica generale e sulle condizioni operative delle imprese si sono attenuati rispetto alla rilevazione condotta alla fine dello scorso anno. Al miglioramento dei giudizi sul 1* trimestre avrebbe contribuito la ripresa della domanda, in particolare nell'industria, sospinta anche dalla componente estera.

Per il 2* trimestre, prosegue Bankitalia, le imprese prevedono un rafforzamento delle vendite sia nell'industria sia nei servizi, sostenuto dal mercato sia interno sia estero. Anche le valutazioni sulle condizioni per investire sono divenute meno sfavorevoli e si sono associate a un miglioramento del saldo tra chi intende aumentare gli investimenti e chi prevede di ridurli, sia nel 1* semestre sia nel complesso del 2021.

Sono migliorate anche le previsioni sulla spesa per investimenti nel 1* semestre dell'anno in corso rispetto al 2* del 2020: il saldo tra chi si attende una maggiore accumulazione e chi ne prevede una riduzione è complessivamente aumentato di circa due punti percentuali a 11,6. Il saldo relativo al complesso del 2021 rispetto al 2020 è cresciuto di 4 punti percentuali a 14,4%, rispetto alla precedente rilevazione, suggerendo una prosecuzione della dinamica positiva degli investimenti anche nella seconda parte dell'anno, sospinta dalle attese particolarmente favorevoli delle imprese dell'industria in senso stretto e delle costruzioni.

Sul fronte del lavoro, le aziende si attendono un aumento dell'occupazione nel 2* trimestre dell'anno. Nelle imprese dell'industria in senso stretto e dei servizi, tale dinamica si osserva per la prima volta dalla fine del 2019; nel comparto edile il saldo, giá prevalentemente positivo nel 2020, è ulteriormente aumentato.

Infine, le aspettative di inflazione, pur rimanendo su valori contenuti, sono cresciute su tutti gli orizzonti temporali, recuperando la consistente flessione osservata nella precedente rilevazione e riflettendo prevalentemente l'andamento recente dell'indice dei prezzi al consumo. Anche i listini sono tornati a crescere, seppur debolmente; le attese per i prossimi 12 mesi ne prefigurano un ulteriore incremento.

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April 12, 2021 09:01 ET (13:01 GMT)