ROMA (MF-DJ)--Il Def contiene troppe incognite, perciò "sarebbe auspicabile proporre in Europa un piano B, solido e credibile, di rientro del debito". Dopo l'incontro in videoconferenza col premier Mario Draghi, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, pone l'accento sul fatto che il Documento del Governo "si fonda sull'ipotesi che i 4 pilastri della risposta europea al Covid (sospensione del Patto di Stabilitá, acquisti senza limiti della Bce, sospensione del divieto di aiuti di Stato e Next Generation Eu considerato solo come l'inizio di una progressiva espansione del debito europeo) restino in vigore per molti anni. Ma nessuno oggi può prevederlo".

Perciò, viale dell'Astronomia chiede il piano B con L'Europa a Draghi. "In questo modo, peraltro, famiglie e imprese sarebbero piú propense a

orientare la massa di risparmio cresciuta con la crisi (di circa 110 mld)

verso investimenti produttivi, poichè sarebbe scongiurato il rischio di

stangate fiscali volte a ridurre l'eccesso di debito", spiega il leader

degli industriali.

Nella crisi, poi, "le necessitá piú urgenti per le imprese" sono: "liquiditá, patrimonializzazione, ristori, lavoro", mette in chiaro Bonomi che rilancia: "bene la proroga della moratoria, ma non è sufficiente". Per Confindustria serve anche "un piú rapido recupero dell'Iva versata sui corrispettivi non incassati", la "compensazione tra crediti e debiti fiscali e contributivi e "l'allungamento dei tempi di restituzione da sei a non meno di quindici anni dei debiti emergenziali contratti".

Inoltre, per Bonomi, "vanno scongiurati interventi di aumento

dell'imposizione fiscale, a partire dall'introduzione di nuove imposte

come plastic e sugar tax, e andrebbe consentita l'immediata deducibilitá

dalla base imponibile Irap degli oneri finanziari, in attesa di una

riforma fiscale organica. Queste misure andrebbero accompagnate da

interventi volti al rafforzamento patrimoniale delle imprese, come un

vigoroso incentivo a favore degli aumenti di capitale".

Infine c'è il capitolo Recovery. Confindustria ribadisce la richiesta di un "coinvolgimento delle parti sociali nell'attuazione del Piano" e di "una governance snella", ma anche una la necessità di "una visione industriale strategica sulle filiere della manifattura: automotive, siderurgia, componentistica, automazione industriale, chimica, farmaceutica, tessile-moda, alimentare".

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

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April 20, 2021 12:41 ET (16:41 GMT)