ROMA (MF-DJ)--La crisi non ha precedenti è i sostegni all'economia devono continuare. Confindustria replica al ministro dell'Economia, Daniele Franco, che qualche settimana fa ha dichiarato che entro fine anno verranno eliminati, seppur gradualmente, e rilancia con la richiesta di "misure fuori dagli schemi".
"La crisi Covid è senza precedenti nella nostra storia recente, così come lo sono i suoi effetti sulle imprese e sulle persone. È quindi necessario adottare iniziative a supporto delle imprese che si collochino fuori dagli schemi", ha detto Emanuele Orsini, vice presidente degli industriali per il Credito la Finanza e il Fisco, nel corso di un'audizione presso la commissione Finanze della Camera.
"Il mantenimento delle misure di sostegno è in questo momento necessario - ha precisato -. Una loro revisione dovrá avvenire in modo
graduale, per evitare un impatto depressivo sulla nostra economia. È
nostro dovere traghettare oltre l'emergenza le imprese che sono state
messe in seria difficoltá dalla crisi".
Confindustria ritiene, in particolare, "prioritario prorogare la moratoria di legge, allungando le sospensioni dei finanziamenti bancari fino alla fine del 2021". "Le moratorie a oggi sono ancora attive per 126 mld, ed è indispensabile che la proroga, sia automatica. Non prorogare la
moratoria sarebbe come chiedere alle imprese di tornare a correre da
subito con uno zaino pieno di mattoni", esemplifica Orsini.
"Parallelamente, a livello europeo, serve un ripensamento delle regole.
Questo al fine di assicurare continuitá alle moratorie per tutto il tempo
necessario a consentire la ripartenza delle imprese - ha aggiunto -. In particolare, si deve valutare l'opportunitá di una modifica delle
attuali regole europee sulla definizione di default. Altrettanto
prioritario è l'intervento sulle misure di garanzia, Il Fondo di Garanzia
per le Pmi e Garanzia Italia di Sace. È essenziale confermare entrambe
queste misure".
"Ma ancora piú importante, come Confindustria segnala da tempo, è che
si trovi una soluzione, per consentire a tutte le imprese, di allungare i
tempi di restituzione dei debiti da 6 a 15 anni - ha concluso l'esponente
di viale dell'Astronomia -. Tale allungamento dovrá riguardare sia i
nuovi finanziamenti, sia le operazioni in essere. Si tratta di un
intervento irrinunciabile che avrebbe effetti estremamente positivi per il nostro sistema".
Gli industriali chiedono anche misure per favorire la ricapitalizzazione delle imprese e per lo sviluppo della finanza alternativa a beneficio delle Pmi. "Serve introdurre una serie di misure per la ripartenza delle imprese che siano chiare, semplici e forti", ha sottolineato Orsini, "serve un impegno a farlo subito, il tempo è scaduto".
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April 14, 2021 12:36 ET (16:36 GMT)