MILANO (MF-DJ)--Seduta sull'ottovolante per piazza Affari. In un turbine di volatilita' il Ftse Mib, che aveva aperto a quota 20.408 punti, e' scivolato fino a 20.191 punti dopo i dati Usa sull'inflazione piu' alta del previsto, salvo poi sul finire di seduta riprendere la via degli acquisti fino a un massimo a 20.825 punti. L'indice ha chiuso a quota 20.785 punti (+1,56%).

A settembre negli Stati Uniti l'inflazione e' stata maggiore del previsto. Nel dettaglio, l'inflazione è stata pari allo 0,4% a livello mensile e all'8,2% su base annuale a settembre (+0,2% m/m e +8,1% a/a il consenso). Anche il dato core, quello di cui tiene maggior conto la banca centrale Usa, è stato superiore al previsto: +6,6% a/a e +0,6% m/m, contro le attese di un +6,5% a/a e un +0,5% m/m.

Si e' trattato del secondo colpo in pochi giorni alle speranze della Borsa su una Fed meno falco nei prossimi mesi dopo i dati sul mercato del lavoro a settembre negli Usa piú forti del previsto pubblicati venerdì.

L'inflazione piú alta delle attese a settembre negli Usa "non offre certo buone notizie ai mercati azionari" e "se la Fed resta con il pilota automatico per un aumento dei tassi da 75 punti base a novembre, gli investitori dovranno pensare piú seriamente a un aumento da 75 pb a dicembre", afferma Stephen Innes, managing partner di Spi Asset Management.

"C'e' anche da dire che a questi livelli molto compressi, sui minimi, l'azionario ha gia' scontato parecchio del restringimento monetario in atto e dei suoi possibili effetti negativi sulla crescita economica. Oggi abbiamo assistito a un rimbalzo dell'azionario proprio per questo", commenta a MF-Dowjones il capo di una sala trading.

"I dati odierni sull'inflazione negli Stati Uniti sono una grande delusione per i mercati e una convalida dell'orientamento della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse in vista della riunione del 2 novembre", ma "il raggio di speranza è che quasi tutti gli indicatori dell'inflazione di fondo, dalle materie prime alle catene di fornitura, agli alloggi e al mercato del lavoro, si stanno ora allentando, segnalando una minore pressione inflazionistica in futuro", commenta poi Ben Laidler, global markets strategist di eToro.

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(END) Dow Jones Newswires

October 13, 2022 12:01 ET (16:01 GMT)