MILANO (MF-DJ)--Sotto la lente degli analisti di Equita Sim i titoli di piazza Affari dopo che ieri il Presidente Usa Biden ha presentato la proposta di piano infrastrutturale da 2.300 mld usd su un periodo di 8 anni focalizzato su grandi opere infrastrutturali, energia pulita, reti digitali, rete idrica, edilizia civile e sulla ricerca e sviluppo.

Per gli esperti i titoli piú esposti al piano infrastrutturale statunitense nel settore dei materiali da costruzione sono B.Unicem, che in Usa nel 2020 ha generato il 57% del suo Ebitda, e Cementir, che lo scorso anno ha realizzato l'8% dell'Ebitda in Usa.

Da notare inoltre Webuild, che nel 2020 ha generato il 28% del fatturato in Nord America, Prysmian, per cui il 40% dell'Ebitda è realizzato in Usa, Cnh I., la cui divisione construction equipment genera il 10% del fatturato di gruppo, e Interpump, per cui circa il 30% dei ricavi sono in Nord America.

Saranno impattati inoltre Falck R. ed Enel, che generano circa il 5% dell'Ebitda in Usa, e Astm per possibili gare circa autostrade o costruzioni.

Equita si focalizza inoltre sul finanziamento del piano, per cui Biden ha proposto una revisione della fiscalitá delle corporate tra cui un aumento del tax rate dal 21% al 28% e l`aumento del minimum tax sugli utili esteri al 21% da 10,5%.

Per quanto riguarda quindi i titoli che non beneficerebbero del piano ma sarebbero impattati dall`aumento del corporate tax rate eventualmente destinato a finanziare la manovra, gli analisti segnalano tra gli industriali Stellantis, che genera oltre il 50% degli utili in Usa, Cnh I., per cui la percentuale degli utili si attesta al 25%, Brembo e Pirelli, con circa il 20%, ed infine Leonardo Spa, con utili in Usa inferiori al 20%.

I titoli del settore del lusso, invece, realizzano in Nord America circa il 15/20% del loro fatturato, anche se l`esposizione in termini di utili è minore essendo relativa ai soli margini del retail; tra questi comunque si segnala come piú esposto è B.Cucinelli, con il 32%, mentre è meno sposto Tod'S con il 6%.

Quanto agli altri settori, infine, si segnalano Autogrill, che ha in Usa circa il 60% dell'Ebitda, Fila, che genera il 45% del fatturato in Usa, Campari, con il 29%, Datalogic, con circa il 30%, De Longhi, che post acquisizione Capital Brands si attesta ad un 20%, e Technogym, con una percentuale inferiore al 10%.

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chiara.migliaccio@mfdowjones.it

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April 01, 2021 05:01 ET (09:01 GMT)