MILANO (MF-DJ)--Volatilitá in aumento sui mercati, con la paura di una recessione che pesa sull'azionario. Il Ftse Mib cede l'1,57%.

L'attenzione degli operatori resta sempre sulle prossime mosse delle banche centrali, in un contesto di inflazione elevata da un lato e rallentamento della crescita dall'altro. Alta sullo sfondo la tensione geopolitica per via della guerra in Ucraina.

Domani verranno resi noti i verbali dell'ultima riunione del Fomc della Fed, mentre giovedì gli occhi saranno tutti puntati sull'inflazione negli Usa a settembre. Al momento il mercato sconta che la banca centrale Usa, impegnata nella lotta all'inflazione, alzerá nuovamente i tassi di 75 punti base a novembre.

Per Craig Erlam, senior market analyst di Oanda, sul mercato c'è crescente pessimismo e gli investitori "probabilmente dovrebbero mettere in conto una volatilitá in aumento in vista".

"Mentre la Fed continua a navigare a vista, arrivano i nuovi moniti del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, che hanno avvertito di un crescente rischio di recessione globale. Sebbene le varie banche centrali evitino di riportarla all'interno dei loro scenari base, l'ombra della recessione viene a essere stimata dai mercati. Per Goldman Sachs le probabilitá che si verifichi nel corso del prossimo anno sono del 35%, se si dovessero sperimentare ulteriori shock, come ad esempio quello generato dalle rinnovate pressioni al rialzo dei prezzi del greggio o da errori di politica monetaria. JP Morgan, per voce del suo ceo, Jamie Dimon, avverte che la recessione degli Stati Uniti è probabile tra 6 e 9 mesi minacciando di scatenare "panico" nei mercati del credito e di cancellare un ulteriore 20% dal valore delle azioni statunitensi. Intanto il differenziale tra il rendimento del decennale americano e l'omologo a due anni scambia ancora in territorio negativo, mentre quello a 3 mesi ad uno scarso +0,55%", commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.

"Sebbene l'inflazione/recessione resti il tema principale in questo momento", aggiunge l'esperto, "i mercati potrebbero rivolgere altrove lo sguardo, in particolare sulla stagione delle trimestrali, con le grandi banche a dare il via. Si tratterá di uno sviluppo importante, poichè la crescita degli utili è in genere un potente motore della performance del mercato a piú ampio termine e ci sono alcuni elementi chiave al centro dell'attenzione. I mercati probabilmente presteranno molta attenzione ai margini di profitto nel trimestre per un'indicazione di quanto impatto provenga dall'aumento dei costi di input e del lavoro".

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(END) Dow Jones Newswires

October 11, 2022 05:01 ET (09:01 GMT)